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Come investire in un mondo a tassi bassi. L’outlook di Allianz

“Tassi e rendimenti bassi per molto tempo ancora: il primo effetto della repressione finanziaria che continua”. È questo in estrema sintesi il quadro finanziario tracciato da Andreas Utermann, global cio di Allianz Global Investor in visita a Milano per incontrare i giornalisti. E ci sono alcuni punti fermi che terranno banco nel 2015 – non troppo diverso dall’anno che si avvia a conclusione. “Il trend  di crescita è debole – continua Utermann – e si afferma il decoupling delle politiche monetarie mondiali: da un lato Usa e Regno Unito che attueranno i primi rialzi di tassi, dall’altro Europa e Giappone, sempre più accomodanti. La crescita nei prossimi trimestri è possibile, ma i dati hanno ripreso a sorprendere negativamente e i rischi ci sono, in particolare nell’area Euro. L’inflazione si stabilizzerà, ma resterà bassa per un lungo periodo. Infine, c’è un rischio potenziale e sottostimato, ovvero quello di avere mercati illiquidi. E una buona notizia: l’Europa va verso una unione monetaria più rigida e stabile”.

INVESTIRE CON TASSI BASSI E RISCHIO DI ILLIQUIDITÀ
Come muoversi in questo contesto? “Innanzitutto stando attenti alla volatilità – spiega Utermann – volatilità che ci aspettiamo essere molto ampia e che può essere all’origine di opportunità da cogliere profittando degli ampi scarti nei prezzi che non sono però determinati da cambiamenti nei fondamentali”. Per quanto riguarda l’azionario, oltre a questo gioco sugli scarti di prezzi – un gioco da super professionisti – saranno i dividendi il punto di forza delle performance nel prossimo anno. Mentre Allianz GI si attende la fine del “bull market secolare per i bond”, che smetteranno cioè di essere una fonte di rendimento priva di troppi rischi. “In generale ottenere rendimento sarà più difficile nei prossimi cinque anni di quanto non sia stato negli ultimi cinque – afferma Utermann – il ruolo della gestione attiva sarà fondamentale nella generazione di alpha e i fondi multi asset (che cioè possono spaziare su ogni classe di investimento possibile, non solo azioni e bond , ndr) sono il trend del futuro”

OCCASIONI NELLE OBBLIGAZIONI
Se nell’azionario saranno i dividendi a trainare la performance, per coglierla nel comparto obbligazionario sarà necessario cambiare totalmente mentalità. “Ci muoviamo in un mondo a tassi bassi, un trend strutturale, che è qui per restare. Le previsioni sull’euribor atre mesi mostrano un primo rialzo dei tassi da parte della Bce sono a giugno 2017, tanto per citare un dato – conferma Mauro Vittorangeli, responsabile del redditto fisso di Allianz GI – e per la prima volta, a partire dalla fine degli anni Novanta, i modelli previsionali sul rendimento dei bond si discostano dalla realtà. In Usa, ma di più in Europa, dove lo scarto tra il rendimento previsto e quello reale, in entrambi i casi inferiore, è più sensibile”. Ma non è necessariamente una brutta notizia. “La repressione finanziaria – continua Vittorangeli – abbassa il costo del debito: se questo costo scende dello 0,2% all’anno libera al 2018 un 2,5% di Pil. Se la crescita nominale è positiva i tassi bassi diventano dunque un’opportunità”. Il mercato europeo è il migliore dove posizionarsi in termini obbligazionari: “Spagna meglio dell’Italia – conclude l’esperto – ma in Italia è molto interessante l’appiattimento della curva dei rendimenti nell’intervallo 3-10 anni. E ci siamo esposti anche al Btp Italia, legato all’inflazione”.

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