Grazie ai social network possono accadere delle magie dimenticate. Quelle degli incontri che restituiscono il senso ad una comunità. il clima natalizio rende tutto speciale e aumenta, quasi per natura, la coesione sociale. Con l’operato concreto di molti volontari è possibile dar vita a quelle periferie rese tali anche dall’abbandono delle attenzioni non solo delle istituzioni, ma anche dei cittadini. Renzo Piano in uno dei suoi scritti più efficaci ha infatti affermato che ” Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. “
Mentre Flaubert afferma che le periferie sono tremende nelle rivoluzioni. Forse, non bisogna essere tremendi ma temerari, sconfiggendo anche l’immobilismo che da sempre impedisce il momento del fare e del realizzare. Bisogna credere che ciascuno è importante per formare o riformare una comunità.
Non è più tempo di lasciare i luoghi all’incuria, ma occorre puntare sulla bellezza e sul decoro. E questo attraverso momenti semplici, socialmente sostenibili. Ritrovarsi con avvisi sui “social” che diventano l’occasione per incontri reali, con le strette di mani e sorrisi; gesti ormai inconsueti e sconfitti da tastiere e piccoli e grandi schermi. Riprendersi una Piazza significa riprendersi un’identità.
Il senso del rammendo di una periferia forse è proprio questo; una domenica normale è diventata speciale in provincia di Roma. A Villalba di Guidonia, ad esempio, la vita sociale, grazie all’impegno e al senso di appartenenza, ricomincia a fluire e, nella Piazza nuovamente piena di persone e di colori, è probabile che l’improbabile sia accaduto. E questa energia umana lascia ben sperare per il futuro a cominciare dal nuovo anno che porta sempre nuove speranze e nuove idee.