La BCE ha comunicato che nella seconda TLTRO le banche hanno preso a prestito 129,8 miliardi, contro gli 82,6 della prima asta del 18 settembre. Il dato è inferiore alle attese di consenso (148 miliardi). Di per sé, ciò aumenta le chance di un QE a inizio 2015. Secondo fonti di mercato le richieste delle banche italiane ammonterebbero a 26-28 miliardi (dai 23 della prima asta).
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Ricordiamo che per marzo verranno a scadenza 285 miliardi di euro dalle aste di dicembre 2011 e marzo 2012. La creazione netta di liquidità sarà negativa per circa 72 miliardi di euro. In reazione all’asta, Coeuré ha detto che la richiesta fondi è stata in linea con le attese . Liikanen ha indicato che la BCE valuterà a inizio 2015 la necessità di ulteriori misure. Nel lungo intervallo fino al 22 gennaio saranno guida, per le mosse BCE, i dati di dicembre Ifo e PMI.
IL BOLLETTINO DI FRANCOFORTE
La BCE nel bollettino mensile ha ripetuto di essere unanime nel suo impegno a ricorrere a ulteriori strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato se sarà necessario, il che implicherebbe, a inizio 2015, una modifica dell’entità, del ritmo e della composizione delle misure.
LE PAROLE DI BRUXELLES
Anche da Liikanen sono venute dichiarazioni in tal senso. La BCE ha richiamato i Paesi a continuare ad attuare le riforme strutturali, mentre un aiuto alla ripresa verrà dal piano investimenti promesso dalla Commissione Juncker. In merito alla politica fiscale la BCE scrive nel bollettino che Italia e Belgio rischiano la procedura di disavanzo eccessivo per l’elevato livello del debito.