Un metro di neve prevista tra l’area settentrionale del New Jersey e quella meridionale del Maine, precipitazioni di pioggia ghiacciata, raffiche di vento che potranno raggiungere i 120 km l’ora sulle zone costiere del Massachusetts e gli 80 km orari nell’entroterra, più di più di 3.550 voli cancellati, disagi sulle strade, supermercati saccheggiati per fare incetta di provviste. Non è lo scenario di un film post-apocalittico ma la situazione che stanno fronteggiando gli americani in queste ore. Una fortissima ondata di maltempo si è abbattuta, infatti, sulla costa est degli Stati Uniti (per un tratto di circa 400 chilometri), e nelle prossime ore porterà intense nevicate in tutta l’area.
LE PRIME FOTO DA NEW YORK
L’ALLERTA DEL SINDACO DE BLASIO
Si tratterà di fenomeni di portata eccezionale tanto da spingere il sindaco di New York, Bill de Blasio, a dichiarare che «quella che sta per arrivare è molto probabilmente la più grande tempesta di neve della storia di New York, una cosa mai vista». I cittadini sono stati allertati e invitati a non sottovalutare il maltempo in arrivo e «a prepararsi a qualcosa di ben peggiore di quanto si sia mai visto prima».
LE PREVISIONI DEI METEOROLOGI
Secondo i meteorologi ammonta a 58 milioni il numero di persone interessate dall’eccezionale ondata di maltempo, dal Maryland al Maine, con il picco negli stati di New York e New Jersey. New York rischia la paralisi, con il manto nevoso che potrebbe superare quel record di 68 centimetri registrato l’11 e il 12 febbraio del 2006. Tanto che l’Empire State – oltre a Connecticut, New Jersey e Massachusetts – ha già dichiarato lo stato di emergenza. Il National Weather Service ha definito la bufera in arrivo potenzialmente «storica» e «pericolosa per la vita».
PRECAUZIONI ECCEZIONALI
Ma tutto sarebbe pronto per fronteggiare la bufera di neve: «Gli uffici stanno lavorando da una settimana per riuscire a preparare una risposta», ha spiegato De Blasio ricordando che dovranno essere tenuti sotto controllo migliaia di chilometri di strade, la distanza tra New York e Los Angeles. Sono pronti ad entrare in azione 1.800 spazzaneve. Dalle 23.00 di ieri sera le strade di New York possono essere percorse solo da ambulanze, personale della città, spazzaneve, spargisale, polizia e pompieri. Tutti i parchi della città sono chiusi dalle 18.00 di ieri pomeriggio, mentre le scuole e le metropolitane resteranno chiuse nell’intera giornata di oggi. Anche al Palazzo di Vetro dell’Onu gli ingressi saranno sbarrati per almeno per 24 ore. In previsione di quanto annunciato dal servizio meteo nazionale americano, più di 3.550 voli sono stati cancellati: le compagnie aeree hanno annullato 1.851 voli per ieri mattina e altri 1.707 oggi, secondo quanto riferisce FlightAware.
I SERVIZI OFFERTI DALLA STAMPA AMERICANA
Anche la stampa e i maggiori media americani stanno contribuendo a tenere informati i cittadini minuto per minuto con grafici, video, foto e live updates su quanto accadrà nelle prossime ore per quella che molti hanno definito la «tempesta del secolo».
La CNN offre un servizio a 360°, trasmettendo in loop video con interventi da parte di meteorologi che spiegano le conseguenze dell’ondata straordinaria di mal tempo e come si sta muovendo la perturbazione, piuttosto che servizi su come gli americani stanno affrontando questa calamità naturale. Non manca un’analisi stato per stato delle condizioni meteorologiche con le raccomandazioni dei rispettivi governatori. In uno dei tanti articoli dedicati allo speciale maltempo, si pensa già a quello che neve, vento e gelo lasceranno dietro di sé: «la tempesta potrebbe avere un impatto economico e politico di vasta portata, anche al di là della regione direttamente colpita», si legge.
L’Huffington Post dedica l’intera apertura del sito a una «delle cinque tempeste più potenti di sempre», citando le parole di Charlie Baker, governatore del Massachusetts, in carica da meno di tre settimane che, a causa di questa tempesta, per il quotidiano americano «già si appresta ad affrontare una delle prove più dure del suo incarico». In prima pagina ci sono le linee guida per seguire l’evoluzione della tempesta (Track Storm), una mappa delle zone interessate dal maltempo (Crisis Map), e altre due sezioni che rimandano direttamente al NOAA National Weather Service che offre in tempo reale dati sullo stato delle precipitazioni e previsioni per le prossime ore (Radar e Hazards).
Fox News offre la possibilità di avere una serie di informazioni dettagliate a tutti coloro che malgrado la tempesta devono tenersi aggiornati su viabilità e mezzi di trasporto. Da una lista completa dei voli cancellati con le relative dichiarazioni dei portavoce delle compagnie aeree su tratte inagibili e numero di partenze soppresse. A un collegamento con l’Air Traffic Control System Command Center, un servizio di check flight in collaborazione con FlightAware. Passando per suggerimenti su come farsi rimborsare viaggi in caso di calamità naturale e a quali assicurazioni rivolgersi per evitare di perdere denaro a causa di una bufera di neve. In questo quadro non possono mancare le previsioni meteo del Fox News Weather Center e un live dell’ Extreme Storm Center.
Concilia utile e dilettevole il New York Times che riporta in un box riassuntivo lo status di metro, bus, scuole, treni, strade, aerei, uffici pubblici e istituzionali, traghetti, ponti. Poi le testimonianze di comuni cittadini e il video della conferenza stampa sulla tempesta in cui il governatore dello Stato, Andrew Cuomo dà una serie di indicazioni sulla gestione, a livello urbano, della calamità. Il quotidiano di New York, invita inoltre i lettori a condividere le foto postate su Instagram usando l’hashtag #NYTsnow, e data l’impossibilità comune a tutti i cittadini newyorkesi di muoversi dalle proprie abitazioni, dà una serie di suggerimenti su cosa leggere, cucinare, su quale musica ascoltare, cosa guardare in TV.
Il Washington Post racconta la tempesta e aggiorna i suoi lettori a suon di Tweet. Attraverso un Live update costante riesce a riassumere la situazione dell’intera costa est degli Stati Uniti in maniera semplice e incisiva, con foto, video e post di lettori, grafici e link dei blog dei centri di meteorologia, quale il Capital Weather Gang, e i cinguettii delle massime istituzioni internazionali.