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Perché la Libia preoccupa anche la Lega araba

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L’esercito libico ha bombardato ancora una volta la città di Misurata per combattere una milizia alleata dei ribelli che controllano Tripoli. Gli attacchi aerei si sono registrati soprattutto nel porto, principale collegamento per l’esportazione del petrolio libico. Il primo ministro della Libia, Abdula Al Thinni, ha dovuto annunciare lo “stato di allerta” all’est del Paese. Il gruppo conosciuto come “Alba della Libia” ha preso il controllo di Tripoli il mese scorso e ha intenzioni di stabilire il proprio governo.

CONTROLLO DEI PORTI

Saqer Al Joroushi, comandante dell’unità aerea leale a Al Thinni, ha detto che gli aerei hanno colpito soltanto il porto di Misurata. Un’agenzia di notizie statale, leale al governo, ha confermato che nei bombardamenti sono rimaste ferite due persone che erano in un palazzo del porto.

Inoltre, forze leali a Al Thinni hanno detto che tre settimane fa i ribelli hanno cercato di attaccare e prendere il controllo del porto petrolifero di Es Sider, il più grande del Paese. Es Sider e il porto vicino di Ras Lanuf sono stati chiusi dall’inizio del conflitto, privando alla Libia del commercio di circa 300mila barili di petrolio al giorno.

SEQUESTRO DI CRISTIANI

La violenza di questo fine settimana ha colpito anche i cristiani in Libia. Un gruppo di uomini mascherati hanno sequestrato 13 egiziani cristiani copti a Sirte, al nord della Libia. Alcuni testimoni sostengono che si trattava di militanti islamisti che sono entrati in un complesso residenziale e hanno cominciato a chiedere documenti di identità.

Gli aggressori hanno separato i cristiani dai musulmani e dopo avere legato i cattolici sono andati via con loro. Lo scorso lunedì altri setti cristiani copti sono stati sequestrati in un falso check point quando cercavano di lasciare Sirte.

IL VERTICE DELLA LEGA ARABA

Per dare una risposta immediata al conflitto in Libia, la Lega araba ha convocato domani una riunione di carattere urgente. Secondo il numero due dell’organizzazione panaraba, Ahmed Ben Helli, rappresentanti permanente discuteranno al vertice del “terrorismo in Libia”.

“La riunione sarà dedicata alla valutazione dei pericolosi sviluppi in atto in Libia e dell’aumento di atti di violenza e terrorismo”, ha detto il segretario generale aggiunto della Lega araba. “Questi atti – ha aggiunto – non prendono di mira solo individui, ma anche le infrastrutture economiche vitali che rappresentano la ricchezza del popolo libico, in particolare le riserve di petrolio”. La riunione è stata richiesta dal rappresentante permanente della Libia alla Lega araba; e in seguito sostenuta dall’Egitto e dagli Emirati arabi uniti.

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