Yanis Varoufakis non nasconde il suo ottimismo e si è dedicato con rigoroso metodo a spiegare il piano economico che metterebbe in atto se fosse al governo con il partito Syriza in caso di vittoria alle elezioni di domenica 25 gennaio.
FORMAZIONE ACCADEMICA
Nato ad Atene nel 1961, Varoufakis è greco-australiano e professore di Teoria economica all’Università di Atene. Collabora nell’impresa Valve Corporation, sempre nel settore di consulenza finanziaria. Con una formazione in matematica e statistica, ha fatto un dottorato in Economia all’Università di Essex. Dal 1989 al 2000 ha insegnato Economia all’Università di Sydney.
IMPEGNO POLITICO
Il suo impegno politico è arrivato con la crisi del 2008. Così è stato pubblicato Il Minotauro globale, un testo dove si confronta il ruolo dell’economia americana dagli anni 70 nel mondo con la famosa figura mitologica.
Recentemente Il Minotauro globale ha guadagnato molti lettori perché potrebbe nascondere le ricette che la Grecia metterà in atto se vince il partito guidato da Alexis Tsipras.
VIAGGIO NEI CONFINI
A novembre del 2010 ha fondato il Partito laburista MP con Stuart Holland senza molti successi. Quando insegnava all’Università di Coimbra in Portogallo ha pubblicato A Modest Proposal, una raccolta di politiche economiche mirate al superamento della crisi dell’euro. Nel 2005 ha fatto un viaggio con l’artista Danae Stratou ai confini di Palestina, Etiopia-Eritrea, Kosovo, Belfast, Cipro, Cachemire e Messico.
PASSIONE PER IL CHE GUEVARA
Vorace lettore di biografie del Che Guevara e saggi sui movimenti poveri, Varoufakis è stato consulente economico del presidente George Papandreou dal 2004 al 2006. Non ha mai nascosto la sua simpatia per i partiti di sinistra, in particolare per Syriza di Tsipras. Ha sempre argomentato le sue idee davanti alle telecamere di BBC Today, CNN, Sky News, Bloomberg TV e Russia Today, dove spesso è intervistato come analista economico.
ECONOMIA REALE
Sull’apparente ripresa dell’economia greca Grecia Varoufakis spiega che si tratta di una “propaganda spiccia”. In un’intervista al quotidiano spagnolo El Mundo, l’economista ha detto che la Grecia è ancora in recessione: “Il Pil reale ha fermato la caduta per la prima volta nel quarto trimestre dell’anno, che è salita dello 0,7%. Anche se è poco ha invertito la tendenza, ma bisogna essere un analfabeta economico per credere che qualcosa è cambiato”.
NESSUN PATTO
Varoufakis ha già cominciato a pensare alla vittoria. Ha detto che la prima cosa che farà il partito Syriza sarà prendere tempo, nonostante le tensioni: “Ci fanno pressione con la storia che dopo le elezioni abbiamo sette giorni per firmare tutto. Non firmeremo niente di corsa. Chiederemmo due settimane. Dopo saranno presentate le proposte all’Eurogruppo, Ecofin e al Consiglio europeo, con soluzioni per la nostra crisi umanitaria. Non vogliamo più permettere che ci sia gente a dormire per strada”.
PROSSIMO MINISTRO DELL’ECONOMIA?
In caso di conferma degli ultimi sondaggi, molto probabilmente Varoufakis sarà il prossimo ministro dell’Economia greco. Al Mundo ha spiegato il suo programma di politica economica: “Immaginiamo che sono il prossimo ministro dell’Economia: a giugno ci deve arrivare un prestito da 7 miliardi di euro dai nostri soci europei. E perché? Per darlo alla Banca centrale europea. Nel 2010 Trichet, il peggiore presidente di una banca centrale che sia mai esistito, ha acquistato milioni di euro del debito greco. Noi non gli abbiamo chiesto di farlo. Lo ha fatto pensando di salvare la Grecia ed è fallito. È fallito perché è stato stupido: ha annunciato ai mercati milioni che pensava spendere e quello ha attratto gli speculatori. E quei titoli scadono a luglio”.