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Finmeccanica, la commessa di Agusta e la fretta di Rosneft

Nessuna comunicazione al mercato, alle ore 9 del 2 gennaio, da parte del gruppo Finmeccanica. Oggetto: una commessa della controllata AgustaWestland al colosso russo dell’energia Rosneft. Il gruppo moscovita, invece, non ha esitato nel dare subito l’annuncio dell’intesa, siglata il 29 dicembre.

L’ACCORDO

Il gigante petrolifero russo Rosneft ha comunicato un accordo con la società anglo-italiana AgustaWestland (gruppo Finmeccanica), che prevede la commessa di 160 elicotteri bimotore AW 189, specializzati in operazioni offshore petrolifere e del gas a lungo raggio. Gli aeromobili saranno assemblati in Russia, nonostante le sanzioni economiche inflitte a Mosca da Ue e Usa.

CHE COSA FARA’ AGUSTA

AgustaWestland realizzerà una società con il costruttore russo Rousskié Vertolioty, filiale della holding pubblica Rostec, con l’obiettivo poi di produrre direttamente in Russia questo tipo di elicottero. Rosneft prevede di acquisirne 160 da qui al 2025.

LA  CHIOSA DI REPUBBLICA

“L’asimmetria informativa ha una sua spiegazione – scrive oggi Luca Pagni del quotidiano la Repubblica – E ha a che fare con l’embargo decretato dall’Unione Europea nei confronti della Russia per i settori della finanza, energia e difesa. La Russia ha tutto l’interesse a far vedere al mondo, specialmente a quello occidentale, che gli scambi commerciali continuano”. “Un contratto che, in ogni caso, farà discutere – dice Repubblica – si tratta di velivoli ad uso civile e non militare (serviranno, in particolare, per collegare le piattaforme petrolifere di Rosneft nell’Artico) ma destinati a una delle società finite nella lista dei cattivi da parte di Bruxelles. E contro cui sono state emesse delle limitazioni di carattere finanziario”.



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