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I cattolici del Partito Democratico sono per la teoria del gender nelle scuole?

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Stasera alle ore 20.30 presso la Sala del Circolo PD “Murri” a Bologna si svolgerà l’incontro dal titolo “Educazione di genere. Una proposta alla scuola e all’Università”. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Parlamentari PD di Bologna in collaborazione con la rivista “Riforma della scuola”.

Dal titolo si vede già quale sia l’intento di una tale manifestazione. Il partito democratico si schiera in maniera forte in favore della promozione della educazione di genere all’interno delle scuole e del mondo universitario. Ma siamo consapevoli di cosa voglia dire tutto questo? Significa accettare che i nostri figli, soprattutto quelli più piccoli, siano educati partendo dalla negazione di fatti che consolidano la loro crescita quotidiana: che esistono una mamma ed un papà, che si nasce da una relazione fisica tra una mamma ed un papà, che essere figli non vuol dire essere comprati da qualcuno che i figli non li può avere… Insomma si vuol procedere a negare la centralità della figura della mamma che rappresenta le fondamenta su cui si edifica la consistenza della personalità di un bambino nella fase della crescita.

Una strategia pericolosissima che, se applicata nella sua integralità, porterà le generazione di bimbi dei prossimi cinquant’anni ad avere personalità incompiute e assenza totale di riferimenti educativi certi ed autorevoli. Affossando l’istituto della famiglia, partendo dal suo cuore pulsante che è la donna madre, si trasformerà la genitorialità in un fatto economico e non più naturale. Anche qui il business avrà la sua vittoria. Mi pongo però una domanda: in tutto questo i cattolici del Partito Democratico dove sono finiti? Me lo chiedo perché oggi il Pd è il principale partito italiano e sta portando avanti, in Parlamento e nei territori, una serie di iniziative pro-gender davvero pericolose per la tenuta del tessuto sociale italiano. Renzi su questi temi ancora finge di sonnecchiare ma prima o poi vedrete che butterà la palla in campo lasciando litigare il parlamento su un ddl governativo con oggetto le unioni civili. Il tutto per cedere alle infinite pressioni dei suoi.

Per questo mi chiedo se i cattolici dentro al partito democratico alzeranno la voce, faranno sentire la loro contrarietà, si batteranno per dire no alla barbaria della teoria del gender nelle scuole. Risulta davvero strano vedere l’assenza di un dibattito interpartitico su temi così importanti: sembra che sia tutto già definito a tavolino preventivamente. Nelle precedenti battaglie sui temi della vita, il dibattito interpartitico era molto acceso e tutto orbitava attorno alla ‘libertà di coscienza’. Oggi qualcuno ne sente più parlare? No. Sembra tutto chiuso sotto un velo di straordinaria ipocrisia e di finto unanimismo. Questo è davvero preoccupante perché rende la politica ancora più distante dal grido del popolo.

Trovare qualche voce fuori dal coro nel campo politico del centro destra dentro un assoluto silenzio-assenso di tutto il restante arco parlamentare è veramente qualcosa di allarmante. Il popolo pro-life continua la sua lotta in attesa che i cristiani autentici in politica ridestino la loro coscienza.


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