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Eni, Finmeccanica, Alitalia. Di cosa ha parlato (anche) Renzi ad Abu Dhabi

La strage di Parigi. La lotta al terrorismo. E i rapporti (anche economici) tra Italia ed Emirati Arabi Uniti. Di questo hanno parlato due sere fa ad Abu Dhabi il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il principe ereditario, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan.

Il viaggio di Renzi, ripartito in nottata per Roma, è avvenuto pochi giorni dopo l’inizio della nuova avventura di Alitalia, con l’ingresso nel capitale della compagnia emiratina Etihad. Ma anche gli interessi di Eni sono stati oggetto di discussione, come dimostra la presenza nella delegazione italiana – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa degli Emirati Wam rilanciata da Radiocor-Il Sole 24 Ore – dell’amministratore delegato del Cane a sei zampe, Claudio Descalzi. Ad accompagnare Renzi tra gli altri anche il viceministro degli Affari esteri, Lapo Pistelli. “Dopo circa 70 anni proprio in questi mesi giungono a scadenza i vecchi contratti di sfruttamento dei giacimenti petroliferi degli Emirati e per la prima volta le aziende del gruppo Eni potrebbero candidarsi a ottenere nuove concessioni”, ha scritto ieri Gerardo Pelosi sul Sole 24 Ore.

Nella delegazione di “casa” era presente anche il direttore esecutivo di Mudabala, Humaid Al Shammari. Mubadala è il fondo che ha la maggioranza della italiana Piaggio Aerospace. Ma non è stato solo il settore spaziale al centro del colloquio su questioni più economiche. Il dossier Ilva, infatti, potrebbe interessare anche la Emirates Steel. Non solo: le due delegazioni, italiana ed emiratina, avrebbero parlato anche di un collegamento ferroviario tra Abu Dhabi e Dubai che potrebbe interessare qualche gruppo italiano.

Infine, secondo alcuni indiscrezioni raccolte in ambienti emiratini da Formiche.net, si sarebbe accennato a un potenziale interessamento del fondo Adia per alcune quote di Finmeccanica. Negli scorsi giorni il quotidiano Mf/Milano Finanza ha scritto che l’Abu Dhabi Investment Authority (Adia), il fondo sovrano dell’Emirato di Abu Dhabi, sarebbe al momento il favorito tra i vari soggetti interessati all’acquisizione del 20-30 per cento della controllata Aeroporti di Roma (Adr). Atlantia, assistita da Lazard, intende aprire un’asta per la quota in oggetto. Etihad, una delle due compagnie di bandiera degli Emirati Arabi Uniti insieme con Emirates, controlla il 49% della nuova Alitalia.


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