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Che cosa pensano i mercati della baruffa tra Germania e Grecia

Apparentemente Varoufakis ha ottenuto ben poche aperture da Schaeuble, Il ministro delle Finanze tedesco ha sottolineato le divergenze e chiuso la porta a riduzioni del debito. Ha criticato le decisioni del governo e chiarito che le opinioni degli elettorati dei paesi europei meritano rispetto quanto quelle di quello greco. Varoufakis ha sottolineato che c’è un limite alle umiliazioni che può subire un Paese, e che l’attuale programma non può avere successo.

I NUMERI 

Welt ha riportato che l’ECB ha garantito 60 miliardi di ELA alla Banca Centrale Greca. La notizia, inizialmente ambigua, è stata successivamente chiarita dall’ECB stessa. Alla Grecia sono stati offerti ulteriori 50 bln di ELA per rimpiazzare il rifinanziamento, più altri 9.5 richiesti dalla stessa Bank of Greece per assicurazione contro nuovi deflussi di depositi.

I PIANI 

Una sorta di rassicurazione che il sistema bancario greco non viene abbandonato al suo destino. Infine il vice cancelliere tedesco Gabriel ha parlato della necessità di discutere di “un nuovo programma” per la Grecia, il che è sembrato ai più una sorta di accettazione della necessità di modificare quello esistente.

I DUE SCENARI

L’impressione è che la reazione modesta alle news di ieri sia dovuta a 2 interpretazioni circolanti: 1) Germania ed EU stanno mettendo la Grecia in un angolo, e con l’accelerazione data dall’ECB la soluzione non è lontana. Tsipras e Co. si dovranno accontentare di qualche concessione salva faccia e vedersela col loro elettorato 2) Il QE dell’ECB protegge gli asset europei e anche una escalation della crisi greca non sortirà effetti rilevanti.

IL COMMENTO

Personalmente, simpatizzo più con la prima view. Sicuramente il QE costituisce una rete di protezione robusta per l’Europa e i suoi asset, ma non tale da evitare la volatilità che deriverebbe da un serio deterioramento della situazione. Resto convinto che un accordo, più vicino alle richieste EU che non a quelle greche, sia la soluzione più probabile. Ma non credo che Tsipras e Co. possano arrendersi senza combattere, e quindi ritengo che vi saranno altri colpi di scena. E comunque, la probabilità di un’escalation non è trascurabile. Vedremo i prossimi giorni come i depositi greci reagiscono alla novità di ieri sera.

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