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Cina, è l’anno della Capra: dove investire nel 2015?

È iniziato l’anno della capra, in Cina, lo scorso 19 febbraio.
Un anno che da Pechino a Shanghai si attende prospero e felice. Non fosse altro perché la carne di capra, tra i sei animali che venivano mangiati dai locali fin dall’antichità – gli altri sono cavallo, mucca, maiale, cane e pollo – come riferisce il South China Morning Post, “era una spesa sostenibile solo dai ricchi e dall’aristocrazia”.  Senza considerare che “la parola cinese che significa invidia in origine si riferiva a una persona che salivava su una capra”.

COSA DICE L’ASTROLOGIA CINESE
Insomma, segnali e speranza di prosperità, alla faccia dell’hard landing o anche di un semplice rallentamento della crescita del Celeste Impero. Un anno in cui “secondo alcuni esperti di astrologia cinese, sono favoriti quattro elementi: legno, metallo, fuoco e terra – scrivono i ricercatori della casa d’affari Fidelity Worldwide Investment – e dunque aziende che operano nel legname, olio di palma, gomma (legno); società bancarie e finanziarie, minerarie e cioè nel ferro, acciaio, gioielleria (metallo): ristorazione, centrali elettriche, elettronica (fuoco); immobiliare e agricoltura (terra)”.

… E COSA LA RICERCA ECONOMICA
Fin qui l’astrologia, ma Fidelity suggerisce di prediligere un approccio basato sulla ricerca, tenendo conto che nei prossimi 12 mesi “alcuni importanti cambiamenti interesseranno l’economia e il mercato cinesi”. Intanto prosegue l’agenda di riforme e offre opportunità in diversi settori. “Le modifiche introdotte alla politica del figlio unico potrebbero accrescere il tasso di natalità, diventando un tema d’investimento pluriennale – scrive Fidelity – La spesa relativa ai prodotti per l’infanzia (latte in polvere, giocattoli e pannolini) e in altri settori correlati come generi alimentari, abbigliamento, sanità e istruzione potrebbe, quindi, registrare una crescita sostenuta nei prossimi anni, grazie alle riforme recentemente introdotte”. Buone prospettive anche per il comparto assicurativo, già supportato dall’aumento della ricchezza e della domanda, e riguardo cui il Consiglio di Stato ha emanato nuove linee guida e introdotto sgravi fiscali per le polizze sanitarie e i vitalizi.
“La crescita dei consumi – proseguono gli analisti – che deriva dall’impegno del Governo e da fenomeni quali l’urbanizzazione e lo sviluppo della classe media, influisce in modo significativo su diversi settori. Nel corso del 2015, ad esempio, crescerà ulteriormente la propensione a viaggiare dei cittadini cinesi, che spenderanno miliardi di dollari in biglietti aerei, hotel, intrattenimenti e beni di consumo in tutto il mondo: lo scorso anno il turismo cinese diretto all’estero ha toccato la cifra record di 109 milioni di viaggiatori, per una spesa di circa 130 miliardi di dollari. Nell’Anno della Capra questo record potrebbe essere superato grazie a fattori come l’aumento dei salari, le minori restrizioni sui visti, il boom delle compagnie aeree low-cost e il desiderio di vedere il mondo, di fare shopping e di rilassarsi”.

IL PROGRAMMA STOCK CONNECT
A contribuire poi a un nuovo rally delle A-share, l’estensione del programma Stock Connect alla Borsa di Shenzhen e la prospettata inclusione di queste azioni negli indici Msci. “Valutazioni convenienti, soprattutto considerando gli elevati flussi di cassa disponibili e i buoni rendimenti associati a questi titoli rendono le A-share interessanti – proseguono gli analisti Usa – il mercato A-Share, che lo scorso anno ha registrato un rialzo del 53%, è costituito per l’80% da investitori retail ed è, quindi, più esposto a ondate improvvise di volatilità. Come in gran parte dei mercati, l’aumento della volatilità porterà, però, con sé anche l’opportunità di investire nei migliori titoli a valutazioni particolarmente interessanti. Senza considerare l’apertura agli investitori internazionali, di cui potrebbe beneficiare anche il mercato delle obbligazioni in renminbi, già oggi particolarmente interessante ed efficiente in un’ottica rischio/rendimento”.

SU QUALI SOCIETÀ INVESTIRE NELL’ANNO DELLA CAPRA
Insomma, sarà un anno quantomeno pieno di promesse sul mercato dell’Estremo Oriente. Con qualche spunto interessante su settori e titoli sempre più d’avanguardia. “Ravviso numerose opportunità di crescita strutturale nei segmenti rivolti al consumo cinese – commenta Raymond Ma, Gestore di FF China Consumer Fund – tra cui società di e-commerce, compagnie assicurative e broker favoriti dalle riforme finanziarie, imprese legate al nuovo tema della protezione ambientale e imprese di servizi correlati ai consumi che traggono vantaggio dall’evoluzione dello stile di vita e dal costante aumento della spesa discrezionale”. E, i gestori che operano in loco sono certi che il rally del mercato cinese sia tutt’altro che esaurito, anche se non è più tempo di comprare indiscriminatamente e la selezione diventa sempre più importante. Così la pensa Jing Ning, Gestore di FF China Focus Fund: “Per gli investitori che come me si focalizzano sull’individuazione di aziende sottovalutate o con valutazioni particolarmente interessanti – sostiene – il mercato offre attualmente numerose opportunità, anche se il sentiment potrebbe essere incostante nei prossimi mesi, incoraggiato da notizie strutturali positive ma penalizzato da notizie negative in aree cicliche. Lo sviluppo del mercato A-Share e la realizzazione di riforme e investimenti saranno indubbiamente fattori trainanti per il mercato azionario cinese”.

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