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Così le terme valorizzano i territori

Il recente studio Hydroglobe, realizzato da FORST insieme a FEMTEC, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (presentato al Ministero della Salute ad aprile 2014) ha messo a disposizione della comunità scientifica uno stato dell’arte mondiale sulle specificità, sui benefici e sulle valenze terapeutiche delle acque termali per la salute e i trattamenti terapeutici e di benessere termale praticati.

Desidero sottolineare che l’Italia è un Paese fortunato anche per il suo patrimonio di acque minerali e termali – unico al mondo sia per qualità terapeutiche che per quantità – ed occupa una posizione al vertice del ranking internazionale; sia per la varietà delle acque termali disponibili sia per la riconosciuta reputazione dei medici e degli operatori termali e dei relativi centri.

Le acque minerali e termali hanno rappresentato per secoli una risorsa fondamentale (spesso unica) per la salute e recentemente andare per terme è tornato di moda anche a fini di benessere e di turismo termale. Ed è crescente anche il numero di persone che si muovono, tra i Paesi dell’Unione Europea, per motivi di salute grazie all’attuazione della Direttiva UE per le cure transfrontaliere.

In Europa e nel mondo l’offerta termale italiana viene avvertita come un vero e proprio ‘modello di welfare’ di grande rinomanza e reputazione, spesso imitato e preso come punto di riferimento per le sue caratteristiche e valenze anche di natura sociale. Ma anche l’attrattività complessiva (culturale e naturale) delle destinazioni termali fa la sua parte.

Dalla metà del XIX ad oggi, ovvero in poco meno di due secoli, il settore ha ovviamente compiuto un consistente e inarrestato percorso di sviluppo.
vari trattamenti erogati dalle terme italiane (in termini di prevenzione, cure, riabilitazione e benessere) trovano costante riferimento nella validazione medico scientifica grazie alla ricerca, per sostenere la quale Federterme ha anche promosso e sostiene – con risorse erogate dai centri termali – tuttora la Fondazione FoRST (Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale www.fondazioneforst.it ).
L’assetto del sistema termale attuale è dovuto alle iniziative dei vari imprenditori che hanno investito sul fronte della costruzione di moderni stabilimenti, intorno ai quali sono poi stati sviluppati ulteriori servizi e iniziative, finalizzati alla nascita di rinomate ‘città termali’ in grado di affermare la loro notorietà anche al di fuori dei confini nazionali. Ma anche questo modello è entrato in crisi ed è stato superato dalla necessità di trovare risposte nuove ad una domanda nuova di nuovi stili di vita, di sostenibilità, di equilibrio, di natura e di contatto con la natura offerta da veri e propri parchi termali.

Allo stato attuale, il sistema italiano può far leva su circa 400 stabilimenti termali (la maggior parte dei quali con annesso albergo e centro benessere) diffusi su tutto il territorio nazionale: per la precisione, sono direttamente coinvolti ben 180 comuni delle varie regioni, ognuno dei quali rappresenta una vera e propria risorsa sempre più integrata nell’offerta turistica del Sistema Italia, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato sul territorio con progetti di valorizzazione integrata.

Ed è opportuno ricordare che questo patrimonio è a disposizione di tutti; il sistema di welfare termale italiano assicura cure da parte del Servizio Sanitario Nazionale a tutti, su prescrizione del medico o del pediatra di famiglia con un ticket, graduato secondo il reddito per curare o prevenire un nutrito elenco di patologie o per esigenze riabilitative del paziente.

Difendiamo dunque tutte le acque ed in particolare quelle minerali e termali perché sono fondamentali per la salute e impegniamoci sempre più a farne conoscere meglio i benefici.


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