Nell’audizione di fronte alla Commissione bancaria del Senato, Janet Yellen segnala che ci si avvicina a un cambiamento nella comunicazione, per liberare le decisioni del Comitato a fronte di probabili ulteriori miglioramenti dello scenario macro.
A nostro avviso, la “pazienza” della Fed, almeno in termini di formulazione del testo del comunicato, dovrebbe finire a marzo. Il quadro per la ripresa americana è positivo. Per quanto riguarda la politica monetaria, Yellen ribadisce che il FOMC ritiene di poter essere “paziente” nell’iniziare ad alzare i tassi, cioè i fed funds possono restare invariati “per almeno un paio di riunioni del FOMC”.
Yellen aggiunge che, se le condizioni economiche continueranno a migliorare, come atteso, “il Comitato a un certo punto inizierà a considerare un rialzo dell’intervallo obiettivo per i fed funds di riunione in riunione. Prima di allora, il Comitato cambierà la sua forward guidance”. Questa affermazione molto importante viene però accompagnata da una qualificazione altrettanto rilevante: un cambiamento della guidance, secondo Yellen, “non deve essere letto come un’indicazione che il Comitato necessariamente alzerà l’intervallo obiettivo in un paio di riunioni”.
Il testo dell’audizione sottolinea che una nuova formulazione della guidance è semplicemente una presa d’atto che le condizioni sono migliorate a tal punto da ritenere possibile un rialzo a qualsiasi riunione, pur senza garantire in anticipo che ciò avvenga.
Queste affermazioni sanciscono l’avvicinarsi della fine della forward guidance. Ci aspettiamo che questa avvenga alla riunione di marzo. Inoltre, la Fed vuole anche segnalare che un rialzo a giugno è possibile, anche se non certo. Se Yellen ha dato questo segnale, è perché c’è un ampio consenso nel Comitato riguardo alla volontà di avere le mani libere per alzare i tassi da giugno in poi.