È ufficiale. Finmeccanica e Hitachi Rail hanno sottoscritto l’accordo per l’acquisto da parte dell’azienda giapponese dell’attuale business di Ansaldo Breda – ad esclusione di alcune attività di revamping e di determinati contratti residuali – e dell’intera partecipazione detenuta da Finmeccanica nel capitale di Ansaldo Sts pari a circa il 40% del capitale. Come anticipato da Formiche.net, il gruppo nipponico ha vinto, così, la concorrenza dei cinesi di Insigma riuscendo ad accaparrarsi una fetta importante dell’industria su rotaie italiana.
LO SCENARIO
Da ieri la divisione europea di Hitachi ha coronato il suo inseguimento ufficializzando l’acquisizione del 100% di Ansaldo Breda, attiva nella produzione di treni ad alta velocità e nella fattura di metropolitane senza conducente, valutandola 36 milioni di euro e del 40% di Ansaldo Sts, gioiellino del segnalamento ferroviario, per 773 milioni di euro attraverso un’offerta pubblica di acquisto di azioni sul mercato.
I VANTAGGI DELLA PARTNERSHIP
L’impatto economico della vendita di Breda e di Sts risulta essere positivo per i conti del gruppo italiano: a seguito delle cessioni, il debito netto di Finmeccanica scenderà a fine anno di circa 600 milioni, con una plusvalenza netta complessiva di 250 milioni. Ma questa manovra risponde anche ad un’altra esigenza, molto più grande, che riguarda la strategia aziendale del gruppo capitanato da Mauro Moretti: focalizzarsi sui settore della Difesa e dello Spazio. D’altro canto, Hitachi si rafforza nel business ferroviario (soprattutto per quel che riguarda i sistemi di segnalamento/gestione del traffico con Sts, incrementando le operazioni “chiavi in mano” nonché il portfolio) puntando a crescere in Europa, uno dei mercati di riferimento, ed entrare sul medio periodo nelle Big Three del settore. L’accordo raggiunto con Finmeccanica, inseguito per tre o quattro anni, rappresenta la più grande acquisizione mai fatta dal colosso giapponese grazie al valore di quasi 2 miliardi di euro.
LA SODDISFAZIONE DI GUIDI E DEL GOVERNO
Ad accordo siglato, ieri sera l’amministratore delegato di Finmeccanica, Moretti, e il Global Chief Executive Officer di Hitachi Rail, Alistair Dormer, hanno illustrato alla stampa motivazioni e dettagli dell’intesa, alla presenza del ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e del vice ministro allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti. Secondo Dagospia, il premier Renzi non avrebbe dato l’ok a una conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare l’operazione, presentata poi nella sede del dicastero dello Sviluppo economico.
Comunque per la titolare del Mise, Guidi, «il governo vede con estremo favore l’operazione che ha portato Hitachi a comprare Ansaldo Breda e Ansaldo Sts anche perché conferma la strategia di valorizzare le eccellenze industriali». Un’operazione che dimostra come i «i grandi gruppi internazionali vedono nelle nostre aziende condizioni per fare investimenti e piani di sviluppo anche migliori di quelli che le nostre aziende avrebbero fatto da sole perché i fattori di scala sono uno dei primi per competere». Da questa unione nasce di fatto, a detta di Guidi, «uno dei più importanti player mondiali a livello competitivo, per dimensioni e forza d’urto. Ciò – conclude – rappresenta un valore aggiunto per la nostra capacità di innovazione».
MORETTI: “ACCORDO VANTAGGIOSO, NESSUN ESUBERO ALL’ORIZZONTE”
L’ad di Finmeccanica, Mauro Moretti ha espresso piena soddisfazione per le condizioni e i tempi brevi con cui si è concluso l’accordo con il partner giapponese, dopo la lunga e complessa procedura competitiva. «La chiusura dell’operazione avverrà ragionevolmente a giugno-luglio, se saremo bravi ad avere tutte le autorizzazioni» spiega. Certo qualche interrogativo resta – ha scritto oggi il Corriere della Sera – “ad esempio l’acquirente Hitachi Rail Europe, ha poco più della metà dei dipendenti italiani delle società acquisite, circa 3.500 (2mila Ansaldo Breda negli stabilimenti di Pistoia, Reggio Calabria e Napoli; 1,500 Ansaldo Sts negli impianti di Genova, Torino, ancora Napoli e Potenza) e dai confederali si registra più di qualche preoccupazione”. Perplessità subito fugate da Moretti che parla di «nessun rischio per l’occupazione»: «Nessun lavoratore sarà in esubero e non c’è alcun tipo di pericolo perché ci sono garanzie di non licenziamento». «Finmeccanica – ha continua il capo azienda del gruppo di Piazza Monte Grappa – lascia un settore che non avrebbe potuto sviluppare. Il perché non chiedetelo a me, ma a chi prima di me ha dissipato le risorse di questa azienda creando debiti. Quando si hanno i debiti non si ha più tempo di fare cose che altri possono permettersi molto più facilmente di fare».
IL NUOVO CORE BUSINESS DI FINMECCANICA
Con queste operazioni, ha spiegato ieri sera Moretti, il debito del gruppo «si riduce di 600 milioni a fine 2015 a 3,4 miliardi e la situazione economica migliorerà: il 19 a Londra rivedremo in positivo le guidelines. Andiamo verso la presentazione dei conti con un ottimo spirito – continua – ci sarà una piccola sorpresa positiva, data dal rientro di Finmeccanica a risultati positivi». E spiega quali sono gli obiettivi su cui sta lavorando l’azienda: «La vendita del business relativo al trasporto ferroviario rappresenta una tappa importante nella realizzazione del nostro piano industriale che mira a focalizzare e rafforzare il gruppo nel core business hi-tech Aerospaziale, Difesa e Sicurezza. Le operazioni annunciate oggi – continua Moretti – confermano il nostro impegno nel realizzare gli obiettivi economici e finanziari per ridurre significativamente il debito netto».
LE CONSEGUENZE SUL MERCATO CINESE
Il numero uno di Finmeccanica ha assicurato, poi, che la scelta di Hitachi per la cessione di Ansaldo Breda e Sts non avrà conseguenze sul mercato cinese: «L’offerta era soggetta all’autorizzazione del governo cinese e non si può negoziare in certe condizioni: non c’era nessun impegno da parte del governo cinese, dunque non ci sarà alcun tipo di effetto» e sottolinea che «un’opa ostile su Sts non può esserci, sia per il tipo di prezzo offerto, sia per gli effetti del titolo che ha chiuso a 9,37» ma anche perché «Hitachi è stato il nostro unico interlocutore. Ma se invece ci sarà si discuterà come sempre».
DA HITACHI FIDUCIA E OBIETTIVI AMBIZIOSI PER IL MERCATO FERROVARIO
Soddisfatto anche l’ad di Hitachi, Alistair Dormer, che ha definito quella fatta del colosso giapponese per Ansaldo Sts e Ansaldo Breda «un’offerta molto generosa, con un premio molto significativo sulla media del titolo degli ultimi 3 mesi» e sottolinea di avere «molta fiducia che aumenteremo la quota in modo significativo, fino ad arrivare al 100%» di Ansaldo Sts. «Grazie a queste operazioni, saremo nell’eccellente posizione di trasformare Hitachi Rail in uno dei più forti player del settore – spiega -. L’odierno annuncio rappresenta l’ulteriore prova della visione a lungo termine che abbiamo per la crescita di Hitachi. Attraverso tale operazione – conclude – rafforzeremo significativamente la nostra posizione sul mercato, con l’obiettivo di diventare leader nella fornitura di soluzioni globali nel settore ferroviario».