Si è svolta a Roma ieri presso l’Auditorium Antonianum la manifestazione organizzata da Fiaip (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) intitolata “Se riparte l’immobiliare… riparte l’Italia”.
CHI C’ERA
Sul palco sono intervenuti una sostanziosa schiera di esponenti del mondo delle associazioni legate alla filiera dell’immobiliare. Tra questi, il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani, il Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, il Senatore del M5S Sergio Puglia, i Senatori di FI Andrea Mandelli e Vincenzo Gibiino, il Segretario nazionale di Uniconsob Andrea Di Palma, il Presidente di Ance Paolo Buzzetti, il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana, e a seguire diversi altri rappresentanti di associazioni e della società civile. Ha moderato il dibattito, aperto e concluso dal presidente di Fiaip Paolo Righi, vicedirettore del Tg di La7 Andrea Pancani.
I FINI DELLA MANIFESTAZIONE
Obiettivo della manifestazione? Trovare un’intesa fra i soggetti del settore in grado di far sentire la propria voce, specialmente in risposta alle difficoltà che il settore sta vivendo.
LE PAROLE DI RIGHI
Infatti il presidente di Fiaip Righi ha esordito richiamando il “bisogno di unità nazionale” e di ricongiungere “il legame tra imprenditori e lavoratori”, dato il fatto che “leggi ideologiche di individui schierati hanno distrutto il mercato dell’immobiliare non certo favorendo la competitività” e che perciò “la buona politica esiste oltre gli schieramenti”.
LE CRITICHE DI SFORZA FOGLIANI
Il presidente di Confedilizia Corrado Sforza Fogliani, dopo aver snocciolato alcuni dati sulla crisi ancora presente nel comparto e sulle imposte che nel frattempo non diminuiscono, ha sostenuto che “l’Italia non ripartirà se non smette di essere governata da organizzazioni internazionali e maxi economisti”. Visto che “il mondo, come diceva Luigi Einaudi, non è composto soltanto da queste figure, ma da milioni di sensazioni che ogni uomo vive dentro di sé e lo porta a scegliere e ad agire in libertà”. Anche per tali motivi – ha continuato – “i prezzi delle abitazioni e quelli del consumo sono legati tra loro: quando cala l’uno cala anche l’altro. Il fatto che si parli di imposta patrimoniale rovina invece l’intero ambiente e la fiducia di chi vuole investire nel mattone”.
LA VERSIONE DEL SOTTOSEGRETARIO
Il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri ha detto che “se la professionalità dell’agente immobiliare si alza, anche il contenzioso si riduce” e che “bisogna lottare contro l’abusivismo per garantire la concorrenza e il mercato”. Passando in rassegna diversi argomenti ha fatto presente che “per il blocco degli sfratti è stata introdotta la gradualità” e che “quello della local tax è un tema sul quale il governo ci crede: bisogna garantire l’autonomia, ma anche alleggerire e semplificare la tassazione. Bisogna poi rimuovere la locazione ad uso non abitativo, e semplificare tutte le regole”
L’AUSPICIO DI BUZZETTI
Il Presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, ha messo in luce che “vi sono in realtà segnali positivi, anche se non si tratta di una vera e propria inversione di tendenza. Abbiamo visto scendere il prezzo del petrolio, tra poco dovrebbe partire il QE di Draghi, l’euro si è svalutato rispetto al dollaro, ma per la ripresa serve che ripartano i consumi e il mercato interno, non c’è altro da fare”. Tornando invece sull’abitazione, “il fatto che le tasse siano aumentate in questi anni è un’assurdità, specialmente per un paese in crisi. Mentre al contrario gli enti locali hanno continuato come se nulla fosse, aumentando la spesa corrente improduttiva, e massacrando i privati e il settore edile, in particolare la casa”.