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Prove di centrodestra: tra Berlusconi e Salvini non c’è spazio per Alfano

Per Silvio Berlusconi, Matteo Renzi è un traditore, dopo lo scoppio del patto del Nazareno. Salvini non ha mai smesso di proporsi come l’”altro Matteo” facendo opposizione costante al governo. Le dichiarazioni dei due leader confermano quanto avevamo anticipato già la scorsa settimana, ovvero che il centrodestra potrebbe tornare a compattarsi, nonostante le differenze ideologiche, con l’obiettivo di frenare Renzi.

La sfida all’uomo di Arcore l’ha lanciata lo stesso Salvini, invitandolo a dimostrare di riuscire a fare opposizione per una settimana. Berlusconi dal canto suo ha dichiarato apertamente guerra all’ex alleato del Nazareno “Il giovanotto arrogante, il dittatorello di Palazzo Chigi capirà che cosa significa avermi tradito”. Frase che suona come una vera e propria minaccia.

I presupposti politici per tornare a discutere ci sarebbero, se non fosse che la Lega è fortemente contraria all’euro mentre Forza Italia aderisce al PPE. Siamo però abbastanza convinti che non si farà fatica ad anteporre interessi personali e politici ed ideologie e programmi economici.

In tutto questo è da decifrare la posizione di Angelino Alfano. Il suo Ncd è sull’orlo del collasso. I sondaggi lo danno in picchiata. Le ultime vicende di cronaca (ennesima strage di clandestini al largo di Lampedusa) ne indeboliscono anche la figura istituzionale di Ministro dell’Interno. A Salvini l’ex delfino di Silvio non piace e dice “mai con Alfano”, rincarando la dose e invocando le sue dimissioni dal governo.

Se coalizione sarà dunque di certo non troverà spazio Angelino, anche se il suo Ncd è ben radicato sul territorio e potrebbe far comodo alle prossime elezioni regionali. Proprio alla tornata elettorale del prossimo maggio Salvini punta molto, ponendosi l’obiettivo di conquistare 3 Regioni.La scelta dei candidati per la prossima tornata elettorale ci dirà se ci sono o meno le basi per un accordo.

Un primo esame sarà comunque il voto in Aula sulle norme che riporteranno più poteri allo Stato centrale a discapito delle Regioni. Salvini non accetterà mai di allearsi con chi preferisce votare l’accentramento dei poteri.

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