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Ucraina, arma default nelle mani di Putin?

Il cambio di regime compie un anno. In questi dodici mesi la situazione è andata gradualmente ma continuamente peggiorando sul piano militare, economico e strategico.

Il debito di Kiev ha ormai superato il 60 per cento del Pil e questo dà a Mosca, che a suo tempo aveva sottoscritto Eurobond ucraini, la facoltà di chiedere in qualsiasi momento il rimborso anticipato e spingere il paese verso il default.

Una ristrutturazione dei bond ucraini appare sempre più probabile. Se il cessate il fuoco faticosamente concordato in queste ore non produrrà un risultato concreto in termini di federalizzazione dell’Ucraina, il conflitto continuerà a crescere d’intensità, si allargherà a tutta la costa settentrionale del Mare d’Azov e farà scattare altre sanzioni, sulle quali l’Europa si dividerà.

Per il momento, nonostante i 40 miliardi che il Fondo Monetario ha messo a disposizione di Kiev, ci sembra prematuro assumere posizioni su asset russi o ucraini.

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