Skip to main content

Ecco la fiction che ha fatto infuriare Nigel Farage e l’Ukip

Londra fuori dall’Unione europea e con l’economia a terra. Fabbriche che chiudono per il crollo delle esportazioni e piazze accese dalle proteste contro le leggi anti-immigrazione. Nei pub si torna a fumare, ma i cittadini sono sfiduciati.
Lo scenario, immaginario, è quello di un Regno Unito alla fine del 2015, dopo un ipotetico trionfo del partito euro-scettico Ukip di Nigel Farage. L’esercizio di immaginazione è stato prodotto e trasmesso lo scorso lunedì da Channel 4. La docu-fiction si intitola “Ukip: the first 100 days”, con Farage che chiede ai cittadini 100 giorni (vi ricorda qualcuno?) per mettere in atto le riforme necessarie per rilanciare il Paese.

LA DOCU-FICTION

Nel programma di circa 50 minuti ci sono scene reali e frammenti di discorsi di Farage e David Cameron. Il ruolo principale è interpretato dall’attrice Priyanga Burford, nella veste di una deputata di origine asiatica che vive la trasformazione del partito e della società.
Con un’audience di un milioni di telespettatori, le proteste non si sono fatte attendere. L’Ukip ha chiesto l’apertura di un’inchiesta all’Ofcom, l’ente che regola le comunicazioni in Gran Bretagna, perché il film potrebbe costituire “un’incursione nella campagna elettorale”.

DIBATTITO POLITICO

Channel 4 ha difeso il programma dicendo che “stimola il dibattito politico”. In un comunicato stampa, la tv ha dichiarato che aveva contattato Farage per includere una sua intervista, ma lui non ha voluto. “Siamo davanti ad un ritratto di parte dell’unico partito che crede nella Gran Bretagna”, ha twittato il leader di Ukip, Nigel Farage. L’europarlamentare di Ukip, Gerald Batten, ha detto che “una cosa è contribuire al dibattito politico e un’altra è questo programma, che è una campagna cattiva promossa dagli avversari politici”.

UKIP NEI SONDAGGI 

Nei sondaggi per le elezioni a maggio, Ukip è al terzo posto con il 15% delle preferenze, dopo il Partito laburista di Ed Miliband con il 33% e il Partito conservatore di David Cameron il 32%. Non ci sono dati invece sul Partito nazionale scozzese di Nicola Sturgeon, che potrebbe gli equilibri politici in Scozia e influire su chi arriverà a Downing Street.

Ecco la docu-fiction integrale



CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter