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Tutti i dettagli sui budget militari dei Paesi Nato

Chi predica bene, razzola male. La ricerca condotta da Ian Kearns e Denitsa Raynova dello European Leadership Network (ELN) e intitolata “A Preliminary Analysis of 2015 Budget Decisions in NATO Member States” ha svelato che sei Paesi tra cui due dei più grandi spender in Europa, Regno Unito e Germania, taglieranno le spese per la difesa nel 2015. Mentre la Francia, altro “big spender” del Vecchio Continente, rimane ferma alle cifre del vecchio budget.

“SPENDER” PROMOSSI E BOCCIATI

Il dossier ha esaminato la spesa militare dei 14 membri NATO per verificare l’effettiva risposta alle promesse fatte durante il vertice Nato, tenutosi nel Galles lo scorso settembre, quando David Cameron aveva esortato i membri a far lievitare la spesa destinata alla difesa. Bocciature dei “big spender” a parte, il rapporto registra segno positivo per l’Estonia che investirà il 2% del Pil per la causa militare, seguita dalla Polonia che sfiora questa percentuale senza però conquistarla. Stanno aumentando le spese per la difesa, ma non riusciranno di fatto a raggiungere il tetto del 2%, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi e Romania.

CHI È E COSA FA LO EUROPEAN LEADERSHIP NETWORK

Ma chi è e cosa fa lo European Leadership Network? Si tratta dell’organismo europeo no-profit per la cooperazione e per la salvaguardia della sicurezza dell’Unione europea, con sede a Londra, guidato dal direttore Ian Kearns, e dal presidente del Comitato esecutivo paneuropeo, Lord Browne. È animato da una rete attiva di ex ed emergenti leader politici, militari e diplomatici, produce periodicamente ricerche e pubblicazioni di alta qualità e organizza manifestazioni grazie al supporto dei suoi partenariati istituzionali presenti in tutta Europa, nel Nord America, in America Latina e nell’area dell’Asia-Pacifico.

UNA VISIONE AMPIA DELL’EUROPA

L’ELN concepisce l’Europa nel suo senso più ampio, tanto da includere nel progetto non solo l’Ue strettamente intesa, ma anche la Russia, la Turchia, l’Ucraina e tutti i paesi del Caucaso. Ed è riconosciuta per essere l’unica organizzazione, di alto profilo istituzionale, capace di riunire le élite diplomatiche, politiche e di sicurezza nelle zone in cui opera.

GLI OBIETTIVI E IL CAMPO DI LAVORO DELL’ELN

L’European Leadership Network fa ruotare le sue attività attorno a tre aree: sicurezza globale, sicurezza euro-atlantica e Medio Oriente. In particolare, si concentra sul controllo degli armamenti e sulle questioni politico-militari come il disarmo sia convenzionale che nucleare all’interno dell’Europa, e nutre un particolare interesse per le sfide di carattere politico che riguardano le periferie orientali e meridionali del continente. L’ELN lavora anche per il progresso economico, politico, energetico, per la cooperazione sub-regionale all’interno dell’Europa e per la costruzione di soluzioni che permettano a questa di affrontare le sfide globali di oggi, siano esse legate alla non proliferazione e al disarmo nucleare, al sostegno democratico e al cambiamento pacifico in Medio Oriente, che al cambiamento climatico o alla sfide/opportunità derivanti dalle potenze emergenti.

INIZIATIVE TRASVERSALI

L’ELN coordina e gestisce il Top Level Group (TLG) dei parlamentari per il disarmo nucleare multilaterale e per la non proliferazione del Regno Unito. La TLG incoraggia un dibattito pubblico e una migliore comprensione dei problemi di sicurezza e di difesa, partecipando a eventi pubblici e privati e avviando dibattiti alla Camera dei Comuni e della Camera dei Lord.

L’European Leadership Network, inoltre, incoraggia e sostiene gli altri paesi europei a seguire il modello TLG. Collabora con i membri della sottocommissione tedesca per il disarmo, il controllo degli armamenti e la non proliferazione e ha accolto favorevolmente la creazione di un gruppo italiano dell’ELN nel mese di aprile del 2012.


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