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Charlie Hebdo, ecco il “dono” di Ignazio Marino a Parigi

Un monumento a forma di matita da realizzare a Parigi, a spese del Campidoglio, per ricordare le vittime dell’attacco terroristico al Charlie Hebdo. Questa l’offerta di “dono” che il sindaco di Roma Ignazio Marino ha fatto al primo cittadino dell’undicesimo distretto di Parigi Francois Vauglin. Quest’ultimo, naturalmente, ha accolto entusiasticamente la proposta di avere aggratis un’opera pubblica per la sua città, inoltrandola alle autorità francesi affinché prontamente “si dia parere favorevole” alla profferta romana.

Del resto cosa importa che il bilancio del municipio capitolino sia in “profondo rosso”? Con l’azienda del trasporto locale (Atac) che, per esempio, ha accumulato oltre 700 milioni di perdite, con tagli e disservizi soprattutto nelle periferie, aggiungere un ulteriore posta di spesa al passivo del Comune amministrato dal sindaco-medico non potrà certo determinare il fallimento finanziario…

A Roma, inoltre, a differenza di molte altre città fra cui la stessa Milano che, negli ultimi decenni, è stata (quasi) sempre amministrata dalla sinistra, manca un monumento dedicato alle vittime del terrorismo e della violenza politica. Per la Capitale d’Italia che è stata durante il periodo degli “anni di piombo” teatro di numerosi attentati che hanno mietuto centinaia di vittime fra politici, magistrati, professori universitari, tutori dell’ordine e altre categorie, non è mai stato preso in considerazione, nonostante le svariate richieste, alcun progetto per onorare la memoria delle vittime del terrorismo e donare (in questo caso sì) alle famiglie ed ai cittadini dell’Urbe un minimo riconoscimento di quella tragica stagione.

Le vicende del terrorismo, poi, hanno coinvolto anche romani che hanno dato eroicamente la loro vita nel compimento del dovere. Un nome su tutti? Il Commissario di polizia Luigi Calabresi che, pur se assassinato a Milano, andrebbe annoverato (con molti altri) fra le vittime delle stragi terroristiche e della violenza politica che si sono avute a Roma. E non sono pochi questi “Italiani di serie B” : 428 morti e oltre 2000 feriti, di cui una parte con danni permanenti, secondo quanto denunciato lo scorso anno da Luciano Di Pietrantonio, ex segretario generale della Cisl di Roma e Lazio.

Vignetta di Marcello Sartori



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