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Forza Italia, reazioni isteriche da amante respinta

Secondo gli ultimi sondaggi Forza Italia si trova a circa ‘11%, mai un Partito di Berlusconi è stato così in basso. Persino il tanto criticato “uomo senza quid” Alfano riuscì a tenere l´allora PDL su livelli più alti. Berlusconi era azzoppato dagli arresti domiciliari ma non possiamo dire che non è stato presente sulla scena politica, dato che, in questi mesi tutto è girato intorno al Patto del Nazareno, un patto che insieme a Renzi l´ha visto protagonista.

Renzi ha tradito questo Patto ma è Forza Italia che ne esce sconfitta. Votare, ora, contro le riforme costituzionali che tanto si sono sostenute pur essendo sin dall’inizio poco convincenti, fa sembrare Forza Italia u’amante respinta che per ripicca riga l’auto del’uomo farfallone.

Le elezioni regionali si avvicinano e Forza Italia vuole mostrare i muscoli, senza rendersi conto che se il partito si trova in queste condizioni critiche è anche perché nei territori, soprattutto al Nord, si è concesso fin troppo alla Lega Nord. La guida delle Regioni così come di molti importanti comuni ha permesso alla Lega di ancorarsi al territorio e di far apparire Forza Italia il partito dei palazzi romani.

Salvini ha capito che poteva coltivare su questo sentimento e aggiungendoci un po’ di antieuropeismo, accompagnato da una punta di nazionalismo-estremo è riuscito a portare il partito a livelli “esorbitanti” anche al di fuori della pianura Padana. Un ottimo lavoro.

Forza Italia non ha fatto altro che concentrarsi sulla politica politicante. Di Forza Italia si sente parlare solo per le correnti interne e per i patti con le altre forze politiche. Sono passati i tempi in cui la comunicazione era pressante sui temi (ad esempio l’abolizione dell’IMU). Va dato atto a Brunetta e a Capezzone di aver provato a rilanciare tematicamente il partito, per ora senza troppa risonanza.

Se da un lato Salvini ha fatto un ottimo lavoro, dall’altro un altro quarantenne ha compiuto un vero capolavoro. Renzi è riuscito in quella impresa iniziata tempo fa da Veltroni di portare il Partito Democratico ad essere “Il Partito” di Governo (o della Nazione che dir si voglia). Uno spostamento convinto verso il centro. Quello che Merkel è riuscita a fare partendo da destra a Renzi è riuscito partendo da sinistra. La Cancelliera con la sua CDU governa ininterrottamente dal 2005 cambiando di volta in volta il partner di coalizione ma senza lasciare mai la poltrona più importante. Il PD sembra sulla stessa buona rotta.

Una Forza Italia schiacciata tra due talenti?

Vedendo Salvini e Renzi, analizzando le loro capacità comunicative e di interpretazione del sentimento del popolo non si può non rivedere in essi Berlusconi. Gli allievi, a mio avviso, non hanno ancora superato il maestro ma bisogna sinceramente chiedersi se un confronto tra due quarantenni e un ottantenne abbia senso. In fondo, lo stesso Berlusconi, ha più volte espresso la sua volontà di dedicarsi a ben altro che alla politica.

Si dice che nel centrodestra manchi un “nuovo” leader, che manchi un Renzi. Si dimentica che lo stesso Renzi non è nato in un giorno e che il Renzi Presidente di Provincia aveva ben poco a che fare con il Renzi di oggi (superficialmente basterebbe guardare anche solo al cambio di look).

A mio avviso c’è ancora posto sia per Forza Italia che per il suo fondatore ma, il centrodestra nel suo complesso, invece che correre senza meta, dovrebbe saper fermarsi e fare un passo indietro per prendere poi la ricorsa.


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