L’Ecofin, come ampiamente scontato, ha confermato la decisione dell’Eurogruppo di non aprire una procedura per debito eccessivo nei confronti di Italia e Belgio in quanto ha “tenuto conto di tutti i fattori rilevanti”, pur sottolineando che dovranno essere monitorati gli sviluppi in quei Paesi. Nel caso dell’Italia c’è piena aderenza all’aggiustamento richiesto del deficit strutturale, mentre la regola del debito non è pienamente soddisfatta ma si è tenuto conto delle condizioni macroeconomiche eccezionali e dello sforzo sulle riforme strutturali.
L’ASSETTO
I Ministri hanno discusso del regolamento del nuovo Fondo Strategico Europeo per gli Investimenti che fa parte del piano Juncker; la partecipazione degli Stati avverrà non direttamente ma attraverso le banche nazionali di sviluppo ai progetti (in Italia, la CDP contribuirà per 8 miliardi; un contributo analogo verrà dagli enti omologhi in Germania e Francia).
I NUMERI
Il fondo sarà sostenuto da garanzie pubbliche europee per 16 miliardi e da 5 miliardi effettivamente versati dalla BEI e l’obiettivo è che diventi operativo da luglio. La Grecia non era nell’agenda dell’Ecofin ma oggi a Bruxelles dovrebbero riprendere gli incontri “tecnici” tra il governo e i creditori UE, BCE e FMI.