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Tutti i primati della missione spaziale “One Year in space”

Trecentoquaranta due giorni a bordo della Iss: ovvero un anno nello spazio. Si tratta della missione più lunga mai realizzata finora, quella intrapresa qualche ora fa dalla navicella Soyuz TMA-16M che porterà tra le stelle l’americano Scott Kelly e i russi Mikhail Kornienko e Gennady Padalka, astronauti con una lunga e robusta esperienza alle spalle.

LA MISSIONE “ONE YEAR IN SPACE”

La missione 43, 44, 45 e 46 è stata ribattezzata “One Year in Space” e vedrà Kelly e Kornienko – rispettivamente alla seconda e quarta missione – restare sulla Stazione Spaziale Internazionale per 342 giorni con rientro programmato il 3 marzo 2016. Mentre Padalka, alla sua quinta missione, rientrerà dopo 168 giorni raggiungendo un traguardo senza precedenti in fatto di permanenza nello spazio. Quando atterrerà, infatti, avrà superato 870 giorni di “soggiorno” spaziale, battendo il precedente record degli 803 registrato da Sergej Konstantinovic Krikalyov.

formiche-spazio-year in space 2

L’ESPERIMENTO “DEI DUE GEMELLI”

Ma il fattore temporale non è l’unico primato della missione “One Year in Space”.  Il lancio servirà soprattutto ad analizzare e studiare il comportamento del corpo umano in condizioni di assenza di gravità prolungata. Uno studio che verrà effettuato confrontando lo stato di salute di Scott Kelly e quello del suo gemello Mark, anche lui astronauta della NASA che ha già preso parte a quattro missioni dello space shuttle – la celebre navetta spaziale americana, che ha effettuato voli spaziali fino al 2011 – e che per l’occasione farà da cavia sul suolo terrestre.

L’esperimento – ribattezzato “dei due gemelli” – ha una rilevanza scientifica molto importante. I medici della NASA vogliono capire e confrontare quanto, dopo un anno in orbita, gli effetti del lungo periodo in relativa assenza di gravità abbiano influito sul gemello che starà in orbita, in particolare sulla debilitazione ossea e muscolare, e anche quanto la dose di radiazioni abbia inciso su Scott rispetto ai parametri biologici del gemello Mark.

formiche-Mark e Scott Kelly

LA RILEVANZA SCIENTIFICA DELLA MISSIONE

Il motivo di questi studi è legato ad eventuali future missioni sia sulla Luna che al di là dell’orbita lunare. Nel corso della loro permanenza Kornienko e Kelly, che effettueranno diverse attività extraveicolari anche singolarmente, hanno in agenda più di trenta esperimenti che riguardano il corpo umano. Saranno studi che riguardano l’apparato cardiovascolare – ossigenazione del sangue e volumetria dello stesso -, ecografie dell’occhio e del nervo ottico per cercare di individuare da cosa derivino i problemi di vista che affliggono alcuni astronauti e la densità ossea. Non solo, durante la loro permanenza nello spazio, saranno monitorati anche alcuni aspetti psicologici, dall’umore alle funzioni cognitive e lo stress.

IL LANCIO

Il lancio dalla navicella Soyuz TMA-16M  è avvenuto alle 20.43 ora italiana di venerdì 27 marzo, dalla storica area di lancio dalla quale partì 54 anni fa il primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin, e le successive missioni russe con equipaggio. La stessa dalla quale è partita lo scorso 23 novembre Samantha Cristoforetti, che assieme ai suoi compagni di missione, Shkaplerov e Virts, attende l’arrivo del nuovo equipaggio, che fa nuovamente salire a 6 il numero di degli astronauti che popolano la ISS.

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