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Chi è Ruth Colian, la prima ebrea ultra ortodossa candidata al parlamento d’Israele

Qualcuno forse ricorderà quando il quotidiano ultra-ortodosso israeliano Hamevaser ritoccò le fotografie della manifestazione contro la strage a Charlie Hebdo, con l’obiettivo di far sparire tutte le donne dallo scatto pubblicato in copertina. Vennero cancellate con Photoshop la cancelliera tedesca Angela Merkel, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo e la regina di Giordania, Rania. Per gli haredi, gli ebrei ultra ortodossi, la divisione tra uomini e donne in molti ambiti della vita è infatti un principio sacro.

CULTURA ORTODOSSA

Il 70% dei maschi haredi si rifiuta di prestare servizio militare (obbligatorio in Israele) e vive di un sussidio statale per dedicarsi allo studio della Torah. Le donne, invece, si occupano delle attività domestiche e dell’educazione dei figli, in media dai sei a 12 per famiglia.

VIOLENZA SULLE DONNE

In Israele c’è molta attenzione alle condizioni in cui vivono gli ultra ortodossi: secondo l’Israel Women’s Network, il 42% delle donne haredi è vittima di maltrattamenti in famiglia, mentre il 24% è stata oggetto di abuso sessuale. Dopo i 14 anni, le bambine haredi non possono più uscire di casa e smettono di frequentare la scuola.

Lo Stato israeliano ha creato 14 rifugi per donne maltrattate, ma uno solo per donne ortodosse. E molto difficilmente una donna religiosa andrà in una struttura dove ci sono cose proibite nella sua comunità, come ad esempio la televisione.

AMBIZIONI LEGISLATIVE

Ma non tutte le donne ebree ultra ortodosse sono d’accordo con questa visione radicale della religione. Molte sono stanche di essere discriminate in tanti settori della società. Come ad esempio nel mondo della politica. Così le donne haredi hanno creato un partito, il ‘B’Zutan, per presentarsi alle elezioni legislative di oggi e far sentire la loro voce.

ATTIVISTA PER I DIRITTI DELLE DONNE

In Israele ci sono due partiti ultra ortodossi, con alcune donne che lavorano all’interno del Parlamento, ma nessuna è un deputato. “Le donne haredi hanno molta paura della reazione delle loro comunità. Nessuna ha un rappresentante nella Knesset, il parlamento israeliano”, ha detto Ruth Colian, la leader dell’organizzazione. B’Zhutan si presenta alle elezioni di oggi con una lista di sette donne e due uomini.

CARO PREZZO

Nata nel 1982, Colian è laureata in Legge ed è diventata un’attivista nota in Israele. Ha quattro figli ed è stata protagonista di molte proteste a favore dei diritti delle donne ultra ortodosse. Colian e le donne che fanno parte di B’Zhutan hanno ricevuto minacce e insulti sia di persona sia sui social network. Al  quotidiano israeliano Haarezt la donna ha detto: Siamo sicure che pagheremo un prezzo molto alto per questa iniziativa, ma abbiamo il dovere di dare alle donne haredi un posto in parlamento. Abbiamo molto da offrire e credo che possiamo farcela”.



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