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Benvenuti nella babele greca

Si riunisce oggi l’Eurogruppo, che nelle intenzioni di qualche settimana fa doveva vedere la finalizzazione dei negoziati sulla Grecia. Come è noto, tuttavia, le attese intorno alla riunione ormai sono basse.

I segnali sono confusi. Dijsselbloem ha parlato di “qualche progresso” negli incontri tecnici degli ultimi giorni, sostenendo che ora Atene è determinata a chiudere un’intesa. Di contro, il ministro delle Finanze austriaco si è detto irritato per l’assenza di progressi nei negoziati, sostenendo di non poter confermare che i progressi siano “sostanziali”. E secondo Dombrovskis, vicepresidente della Commissione Europea, “i progressi non sono buoni” e un accordo non sarebbe plausibile prima di maggio. La successiva riunione dell’Eurogruppo è in programma l’11/5, ma non si può escludere che sia convocato un Eurogruppo straordinario prima di tale data se ci fossero le condizioni per finalizzare un’intesa.

Riguardo al colloquio greco-tedesco di ieri, la cancelliera Merkel si è limitata a definirlo “costruttivo”, mentre da parte greca è stato detto che Tsipras avrebbe sollecitato “un’accelerazione delle procedure per applicare la decisione del 20 febbraio”. Da parte sua, Tsipras ha dichiarato che un accordo transitorio è più vicino – ma la parte greca ha sempre dipinto un quadro più roseo dei negoziati negli ultimi mesi.

Ci sarebbe convergenza su alcuni punti (target sul saldo primario, privatizzazioni, indipendenza dell’agenzia tributaria e dell’ufficio di statistica), mentre rimangono le differenze su altri (destino delle passate riforme del mercato del lavoro, sistema previdenziale). Un’apertura sulle privatizzazioni è stata anche prospettata da Varoufakis nel suo blog, che afferma anche la disponibilità del governo a introdurre limiti sul pensionamento anticipato.

Il governo greco non può fare troppe concessioni per non rischiare di spaccare la maggioranza. D’altro canto, l’Eurogruppo non si fida della Grecia e difficilmente accetterà di fornire tranquillità finanziaria al Paese al di fuori di un percorso costellato di punti di controllo.

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