A gennaio era apparso un articolo che titolava “Nuovo Isee, semplicemente più ingiusto” così sollecitato dalla questione e ho scritto una lettera alla Presidente della VII Commissione della Camera, On.Manuela Ghizzoni in copia la Ministra dell’Istruzione Stefania Giannini e altri.
La risposta non ha tardato ad arrivare. L’On. Ghizzoni si è prodigata per recuperare le informazioni necessarie, poiché la modifica ISEE è stata approvata nel 2013 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma era già prevista nel pacchetto salva Italia del 2011.
La proposta di modifica ISEE era stata seguita dalla Sen. Cecilia Moroni e così alla fine ho avuto una risposta che fa chiarezza.
Infatti, conformemente a quanto previsto dalla legge, le somme esenti e quindi anche la borsa di studio sono incluse nel calcolo dll’Isee, tuttavia come avviene per le altre prestazioni esenti, non vengono invece incluse quando l’Isee viene chiesto per ottenere la prestazione stessa. In altri termini: chi chiede una borsa di studio per il secondo o il terzo anno non deve mettere in isee l’importo della borsa già avuto l’anno precedente.
Chiarezza era d’obbligo e c’era bisogno di approfondire la questione. Il diritto allo studio per chi ha uno svantaggio economico è così garantito.