Il professor Tito Boeri (nella foto) ha annunciato l’avvio di un approfondimento su tutte le gestioni speciali nonché la volontà di documentare, a tutti gli iscritti Inps, il legame tra contributi previdenziali individualmente versati e pensioni in essere.
Siamo di fronte ad un approccio corretto se attuato senza preconcetti, senza finalità improprie, con i dati contributivi esatti per ogni singolo pensionato (quindi senza simulazioni massive) e soprattutto senza zone franche, specie nel pubblico.
Siamo convinti che se quella che Boeri chiama “operazione trasparenza” venisse fatta in questo modo, ne emergerebbero sorprese e si scoprirebbe, una volta per sempre, dove si annidano i veri regali e privilegi.
Sarà poi importante capire l’uso che ne vorrà fare il Governo: non vorremmo trovarci di fronte a nuovi ed ulteriori odiosi prelievi nel nome di una malintesa solidarietà visto che le pensioni che rappresentiamo già subiscono gli effetti negativi di cinque blocchi di perequazione automatica, nonché di un già esistente contributo di solidarietà.
Proprio ieri abbiamo scritto una lunga lettera al presidente del Consiglio per stigmatizzare il modo in cui, a nostro avviso improprio, l’Inps ha pubblicato dati e simulazioni sulla gestione dell’ex Inpdai: sulla base delle argomentazioni e dei dati che abbiamo fornito al presidente Matteo Renzi siamo pronti, anzi auspichiamo un confronto col professor Boeri.
Vogliamo dimostrare come la gestione ex Inpdai venga fatta oggetto di giudizi sommari che non tengono conto di tutta una serie di elementi che l’Inps ben conosce, dando vita ad approcci strumentali e demagogici che la Categoria non accetta e non merita.