“Zero imballaggi in plastica nelle discariche entro il 2020”: questo lo slogan, ma anche l’obiettivo, di Legambiente e Corepla, annunciato questa mattina a Palazzo Rospigliosi a Roma. La proposta delle due associazioni richiama la volontà di definire una strategia nazionale per condurre verso livelli di maggiore efficienza il sistema italiano di gestione e smaltimento dei rifiuti di plastica attraverso meccanismi incentivanti.
L’INCONTRO CON QUAGLIUOLO E COGLIATI DEZZA
All’appuntamento, intitolato “Un cluster d’eccellenza nazionale: il riciclo della plastica” hanno partecipato esponenti istituzionali e operatori del settore, tra i quali il presidente di Corepla – il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica – Giorgio Quagliuolo e il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati Ermete Realacci.
L’OBIETTIVO DI LEGAMBIENTE E GLI AUSPICI PER IL GREEN ACT
L’idea presentata da Legambiente punta al superamento definitivo dell’utilizzo delle discariche e di conseguenza anche all’eliminazione di problematiche ed emergenze ad esse connesse, nell’ottica d’agevolare, con la liberazione di ingenti risorse economiche impiegabili in maniera alternativa e migliore, l’uscita dalla crisi economica.
I DATI IN CRESCITA RACCOLTI DA COREPLA
A detta di alcuni osservatori oggi in Italia molte risorse vengono “impegnate ad avviare a recupero energetico gli imballaggi in plastica difficili da riciclare”, evidenzia il presidente di Corepla Quagliuolo; mentre al contrario potrebbero essere destinate ad “iniziative volte all’incremento degli indici di riciclo”, come la costruzione di “impianti adeguati”. Corepla ha raccolto i dati sull’andamento della raccolta e del riciclo della plastica, evidenziando un bilancio positivo nonostante i minori consumi determinati dalla crisi: “i numeri di Corepla sono lusinghieri”, ha detto Quagliuolo, “ma desideriamo migliorarci individuando nuove applicazioni e sbocchi di mercato per il materiale riciclato”, fino ad arrivare ad “un’economia circolare efficiente e sostenibile, priorità a livello europeo ma ancora più in Italia”.
QUALI POLITICHE ADOTTARE
Le due associazioni però credono che l’obiettivo indicato possa essere raggiunto soltanto attraverso una strategia multi direzionale. Ad esempio dando vita ad un sistema di premi e di “punizioni”, che non indebolisca i soggetti più virtuosi, ma che al contrario renda meno conveniente lo smaltimento in discarica attraverso un aumentro dei costi di conferimento (cioè rimodulando la legge 549, meglio nota come “ecotassa”, passando dall’attuale limite massimo di 25 euro a tonnellata ad una soglia minima di 50 euro). Oltre a ciò, Corepla e Legambiente avvertono la necessità di sviluppare il mercato degli imballaggi provenienti dalla differenziata, o effettuando politiche di sostegno agli acquisti “verdi” da parte di soggetti pubblici e privati (in questo caso si è parlato di un sistema di Iva agevolata per oggetti realizzati con materiali riciclati).