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Facebook, Twitter e Viber, ecco cosa usano gli scafisti per farsi pubblicità

Così come le grandi multinazionali – e come lo Stato islamico – anche gli scafisti impegnati nel lucroso traffico di esseri umani dal Nord Africa all’Europa sfruttano i social network e le app. Secondo il Financial Times, utilizzano cioè Facebook, Twitter, Viber e altri strumenti di comunicazione per farsi pubblicità e trovare così nuovi “clienti”.

OFFERTE IN ARABO

Il quotidiano britannico ha segnalato l’esistenza di diverse pagine su Facebook dove si possono leggere offerte di viaggio scritte in arabo. Molti disperati partono dalla Libia verso l’Italia, ma anche per la Turchia o la Grecia. “Il viaggio dura circa un’ora e mezza e costa 950 dollari a persona. Chiunque sia interessato può chiedere i dettagli attraverso i numeri telefonici da usare via WhatsApp, Viber o direttamente sul sito”, si legge su alcuni social network, dove gli scafisti promettono un tragitto confortevole.

I CONSIGLI  E LA PROMOZIONE

Sulla alcune pagine Facebook sono pubblicati anche consigli e messaggi promozionali rivolti ai migranti. Un certo Abu Moaz, che offre traversate in barca gonfiabile verso Grecia, racconta che trasporterà “soltanto 20 persone, anche se la barca ne potrebbe ospitare 25”. La pagina “Emigrazione dalla Libia verso l’Italia” conta con più di 4600 like e spiega anche cosa fare in caso di naufragio.

IL PREZZO

Il prezzo del viaggio varia a seconda dell’imbarcazione. Chi naviga in una barca da pesca deve pagare circa 3200 dollari.



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