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Francia-Italia, così gli scambi commerciali hanno retto alla crisi economica

L’Italia e la Francia sono partner europei storici. Nonostante la profonda crisi economica europea che ha imposto cambiamenti necessari per fronteggiare gravi problemi come la debole crescita, l’aumento della disoccupazione e la perdita di competitività, l’Italia e la Francia restano partner di primo piano in Europa in molti settori strategici dell’economia, difesa, energia, agroalimentare, finanza, moda, tessile, cultura.

I due Paesi hanno un diverso sistema economico. In Francia esistono grandi gruppi a livello mondiale. Tra le prime 100 multinazionali più importanti al mondo, quindici sono francesi e solamente due italiane. Di contro l’Italia può vantare un importante tessuto di Pmi che ne fanno il secondo Paese manifatturiero d’Europa per valore aggiunto ed il quinto Paese al mondo per eccedenza commerciale (oltre cento miliardi di dollari) dietro Cina, Germania, Giappone e Corea del Sud.

Nel 2014 gli scambi commerciali sono stati del valore di 67 miliardi di euro (circa 184 milioni di euro di scambi al giorno), di cui 30.8 miliardi di euro (+1,3% rispetto al 2013) di esportazioni francesi in Italia e di 36.2 miliardi di euro (-0,2% rispetto al 2013) di esportazioni italiane in Francia, con un saldo commerciale a favore dell’Italia pari a 5,4 miliardi di euro.

La Francia è il secondo cliente dell’Italia con una quota di mercato del 10,6%, preceduta dalla Germania con il 12,6%. Gli Stati Uniti occupano il terzo posto con il 7,5% delle esportazioni e a seguire i Paesi dell’Opec con il 5,7%. La Francia è anche il secondo fornitore dell’Italia con l’8,6% del totale delle importazioni, dietro la Germania con il 15,4% e davanti la Cina con il 7,1%.

Evoluzione dell’export francese in Italia rispetto al 2013
Idrocarburi naturali e altri prodotti da industrie estrattive: +122,8%%
Prodotti farmaceutici : +16%
Tessile, abbigliamento, pellame e calzature: +6,5%
Prodotti in caucciù, plastica e prodotti diversi : +2,6%

L’Italia rappresenta il terzo cliente della Francia con una quota di mercato del 7,2% del totale delle esportazioni, dietro la Germania (16,6%) ed il Belgio (7,3%). L’Italia è anche il quarto fornitore della Francia con una quota di mercato pari al 7,3% dietro la Germania (17,1%), la Cina (8,5%), ed il Belgio (8%).

Evoluzione dell’export italiano in Francia rispetto al 2013
Piani e disegni tecnici; piastre e film fotografici esposti: + 3574%
Idrocarburi naturali e altri prodotti da industrie estrattive: +131,7%
Materiali da trasporto : +9,7%
Tessile, abbigliamento, pellame e calzature: +3,9%
Manufatti diversi : +2,6%

Alcune importanti sinergie industriali italo-francesi
Italecementi e Ciments Français
MSC e STX France
ATR – Aerei da Trasporto Regionale – Avions de transport régional
Thales Alenia Space e Telespazio
DCNS e Finincantieri
PSA Peugeot Citroën e Magnetto
Rinascente e Auchan
E. Leclerc e Conad
Barilla e Harry’s

Oltre ai grandi gruppi tuttavia bisogna ricordare la forte presenza di Pmi, italiane in Francia e francesi in Italia, che rappresentano un’importante rete di centri operativi, siti produttivi, punti vendita, rappresentanze legali.

Sources: OEDC, BIS / BRI, MINISTÈRE DU COMMERCE EXTÉRIEUR, DOUANE, ISTAT

Edoardo Secchi
Founder & CEO
ITALIE-FRANCE GROUP
www.italie-france.com

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