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Come se le suonano Firenze e Siena

L’inaugurazione del Maggio Musicale Fiorentino il 27 aprile è a rischio a ragione di uno sciopero proclamato da una sigla sindacale, la Cgil. Non è uno sciopero aziendale ma politico, specificatamente diretto al governo presieduto dal loro (quasi concittadino) ed ex sindaco Matteo Renzi.

Il Maggio Musicale, al pari di un’altra decina di fondazioni liriche, ha aderito alle “legge Bray” che prevede un piano di risanamento (ed anche di riduzione del personale) in cambio dei finanziamenti essenziali per evitare il fallimento (il Maggio è assediato da creditori). Nell’ambito di questo piano, 50 addetti sarebbero stati trasferiti alla Spa Ales, azionista totalitario il Tesoro ma responsabile tecnico il ministero dei Beni Culturali ed Ambientali e del Turismo. È esattamente quanto avvenuto in una decina di enti analoghi. Sciopereranno principalmente i macchinisti; quindi non si vedrà lo spettacolo (di cui anticipiamo le foto sulla base delle prove).

Il trasferimento all’Ales era noto da tempo ed applicato in quasi tutte le fondazioni liriche in ristrutturazione. Il caos scoppia adesso perché all’inaugurazione del Maggio Musicale sono attesi il capo dello Stato, il presidente del Consiglio, il sindaco ed importanti leader stranieri (pare la stessa signora Merkel); quale l’occasione migliore per mettere Renzi in imbarazzo. Ma lo sciopero potrebbe avere ripercussioni catastrofiche sino alla chiusura della manifestazione e relativi teatri (a causa della disastrosa situazione finanziaria della fondazione fiorentina). Darebbe, poi, la stura a tutti coloro che ritengono troppo generosa la “legge Bray” per il riassetto della lirica.

Si sarebbe, comunque, potuta trovare una formula più originale e più efficace – ad esempio, la presentazione, prima di Fidelio o durante l’intervallo, di una breve composizione (3-4 minuti) di musicisti del Maggio sul loro amore per la musica. Meglio ancora se i musicisti fossero stati abbigliati in una foggia pittoresca: sarebbe apparsa su tutto la stampa internazionale.

C’è pure un’ottima, non solo buona, notizia: senza aumentare in misura rilevante i costi rispetto agli anni passati, questa estate la Settimana Chigiana senese verrà sostituita dal Chigiana International Festival che, dal 10 luglio a fine agosto, presenterà in sei canali concerti e lavori teatrali (al ritmo di uno per sera) con prime mondiali e prime italiane in collaborazione con i Festival di Aiz en Provence, Vienna, Losanna, Lincoln Center ed altri. La grande notizia è che dal 2016 Daniele Gatti coordinerà i corsi di direzione d’orchestra alla Chigiana.

 

 

 



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