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Vi spiego l’ondata di vendite sui mercati dei bond

A nostro parere i mercati non dovrebbero essere troppo preoccupati per l’attuale sell-off su obbligazioni governative europee e statunitensi.

Non osserviamo né l’inizio di una fase negativa per l’obbligazionario né sviluppi che possano persuadere la BCE a pensare a un tapering del programma di acquisto dei titoli obbligazionari in anticipo rispetto ai piani. Entrambi questi scenari richiederebbero un rafforzamento significativo dei fondamentali a non ci troviamo ancora in questa situazione.

La riunione di ieri della Federal Reserve sostiene questa tesi. Si è trattato pressoché di un “non-evento”, dove le indicazioni prospettiche e l’outlook economico sono rimasti invariati.

Al contrario, riteniamo che gli attuali movimenti dei prezzi siano legati a fattori di domanda ed offerta di breve termine in quanto gli investitori stanno prendendo posizioni di beneficio e registrando realizzi alla luce delle negoziazioni della BCE. Andando avanti, ci aspettiamo che la BCE implementerà, come previsto, il proprio programma di QE fino al settembre 2016. Non è un caso che, riferendosi agli stimoli, Mario Draghi ha utilizzato il termie maratona piuttosto che sprint.



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