La moda prende le distanze da alcune strategie comunicative incentrate sul sex appeal. Brand che hanno costruito il proprio successo su canoni estetici volutamente sexy, come Abercrombie & Fitch e American Apparel, hanno cambiato l’impostazione delle proprie campagne pubblicitarie preferendo valorizzare i prodotti in contesti meno provocatori. Alcuni esperti di marketing, consultati da Wwd, hanno stabilito che, oggi, i teenager (nell’articolo vengono citati i “Millennials”) preferiscono situazioni vicine alla realtà, meno sfacciate e più simili agli scatti quotidiani condivisi sui social network.
Abercrombie & Fitch ha deciso di allontanare i ragazzi a torso nudo perennemente presenti nei propri advertising così come nei punti vendita del brand. American Apparel ha abbandonato le atmosfere soft-porno di molte immagini concentrandosi su campagne che valorizzino le capacità professionali delle ragazze scelte come modelle anziché sui loro attributi fisici. La “desessualizzazione” sta prendendo piede soprattutto nei brand casualwear rivolti a un target under30. Molti luxury brand come Alexander Wang, Vivienne Westwood, Versace e Balmain preferiscono invece veicolare ancora i propri prodotti attraverso immaginari legati a una forse sessualità.
Sarà un caso, ma, intanto, la SwimWeek, settimana della moda dedicata ai costumi da bagno, è stata annullata nonostante avesse riscosso molto successo nel 2014 celebrando la sua decima edizione. La società produttrice Img, la stessa che cura la New York Fashion Week, ha comunicato che la manifestazione potrebbe ritornare l’anno prossimo spostandosi dalla Grande Mela a Miami, aggiornando la sua offerta produttiva e riorganizzando la presenza si designer e sponsor per essere al passo coi tempi.