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Come cambiano gli incentivi al biogas e alle biomasse

Aggiornati, al ribasso, gli incentivi al biogas e alle biomasse. Sono alcune delle novità del decreto per la definizione degli incentivi alle fonti rinnovabili non fotovoltaiche in base a una bozza che Public Policy ha avuto modo di visionare. Il dm andrà a sostituire quello del 6 luglio 2012. Queste le novità, nel dettaglio.

I NUOVI INCENTIVI AL BIOGAS
Per i prodotti di origine biologica per la produzione del biogas (quelli contenuti nella Tabella 1-B tra i quali canapa da fibra e del bengala, pioppo, platano, tabacco, salice, acacia) l’incentivo è riconosciuto per 20 anni: si va dai 170 euro/MWh per gli impianti sotto i 300 kW agli 85 per quelli sopra i 5.000 kW (il dm del 206 riconosceva rispettivamente 180 euro/MWh e 91). Ribassi anche per le taglie intermedie: 140 euro/MWh per impianti tra 300 e 600 kW; 120 euro/MWh per quelli fino a 1.000 kW; 97 euro/MWh per quelli fino a 5.000 kW.

Modificati i valori anche per gli impianti alimentanti con rifiuti non provenienti da raccolta differenziata e con sottoprodotti di origine biologica di cui alla Tabella 1 -A (cioè di origine animale non destinati al consumo umano; quelli provenienti da attività agricola, di allevamento, dalla gestione del verde e da attività forestale, tipo paglia, effluenti zootecnici, fieni, potature, sottoprodotti derivati dalla lavorazione dei prodotti forestali.

Quelli provenienti da attività alimentari ed agroindustriali, tipo bucce di pomodoro, vinacce, sottoprodotti della trasformazione della frutta e verdura): 210 euro/MWh per gli impianti sotto i 300 kW; 180 euro/MWh per quelli fino a 600 kW; 160 euro/MWh per quelli fino a 1.000 kW; 112 euro/MWh per quelli fino a 5.000 kW; 85 euro/MWh per quelli oltre 5.000 kW. Per le centrali alimentate da rifiuti per i quali la frazione biodegradabile è determinata forfettariamente gli incentivi sono : 180 euro/MWh fino a 1.000 kW; 100 euro/MWh fino a 5.000 kW; 85 euro/MWh oltre 5.000 kW (stesso valore del dm del 2012).

E QUELLI ALLE BIOMASSE
Giù anche i sostegni alle biomasse , riconosciuti sempre per 20 anni. Per gli impianti alimentati da prodotti di origine biologica (come nel caso del biogas si fa sempre riferimento alla tabella 1-B): 210 euro/MWh sotto i 300 kW; 150 euro/MWh fino a 1.000 kW ; 115 euro/MWh fino a 5.000 kW; 100 euro/MWh oltre 5.000 kW.

Per le centrali alimentate da sottoprodotti di origine biologica (il riferimento è alla tabella 1 -A) e rifiuti non provenienti da raccolta differenziata gli incentivi riconosciuti sono: 220 euro/MWh fino a 300 kW; 185 euro/MWh fino a 1.000 kW; 140 euro/MWh fino a 5.000 kW; 100 euro/MWh oltre 5.000 kW. Infine per i rifiuti per i quali la frazione biodegradabile è determinata forfettariamente: 165 euro/MWhsotto i 5.000 kW; 119 euro/MWh sopra i 5.000 kW. FRA

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