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Carte di credito: sovrapprezzi e canoni annui più alti

Carte di Credito

 

Effetto boomerang per consumatori ed esercenti. Il nuovo massimale per le commissioni delle carte di credito aumenterà i costi annui  

Le carte di credito sostituiscono sempre di più l’utilizzo della carta-moneta anche grazie alla possibilità di servirsi di comparatori online come SuperMoney per trovare la soluzione più vantaggiosa online e in poche mosse. Per questo motivo l’Unione Europea ha recentemente approvato in via definitiva il nuovo regolamento sulle commissioni per i pagamenti con carte e bancomat. Nata con l’idea di abbassare i costi di consumatori ed esercenti, la normativa ha, però, alcuni lati negativi. Iepc e ABI li mettono in luce e avvisano: la legge potrebbe addirittura avere un effetto opposto e risultare dannosa per i consumatori.

IL NUOVO MASSIMALE

Il nuovo regolamento UE sulle commissioni delle carte di credito prevede un limite dello 0,3% per le carte di credito e dello 0,2% per i bancomat. Le commissioni interbancarie sono applicate ogni volta che un consumatore effettua un acquisto tramite carta e consistono in una somma di denaro richiesta dall’istituto bancario del titolare della carta alla banca del dettagliante.

Ovviamente l’abbassamento del tetto previsto dalla normativa vale anche per l’Italia nella quale si trovano ancora costi di commissione pari allo 0.6% di media per le transazioni effettuate tramite carte di debito e pari al 2% (e fino al 4%) per i bancomat.

PUNTI A FAVORE

Secondo l’UE la nuova manovra ha molti effetti positivi, tra i quali:

–          Un generale risparmio per i commercianti (pari a 6 miliardi) e per i consumatori (pari a 730 milioni).

–          La creazione di un mercato di pagamenti a livello europeo.

–          Maggiore consapevolezza da parte del consumatore in materia di strumenti di pagamento.

RISCHI

Secondo l’ABI e Iepc, invece, la proposta porterà più effetti negativi, tra i quali:

–          Un’alterazione del libero mercato. Infatti la norma europea non verrà applicata a tutti i circuiti ma solo a Visa e Mastercard, escludendo Diners, PayPal e American Express.

–          Aumento dei costi per i clienti dei circuiti Visa e MasterCard. Assistendo ad una diminuzione dei ricavi provenienti dalle commissioni, le banche potrebbero aumentare i costi di altre operazioni, portando ad un aumento della spesa annua complessiva.

–          Aumento dei costi per i clienti dei circuiti non coinvolti nella norma che saranno costretti a pagare un sovrapprezzo, non avvallato dalla regolamentazione.

–          La confusione creata dalla legge potrebbe portare ad una generale diminuzione dell’utilizzo delle carte di credito e di debito.

I timori sembrerebbero fondati. Infatti in Australia, Spagna e Stati Uniti, dopo l’imposizione di limiti più bassi per le commissioni, gli issuer hanno aumentato il costo delle carte di credito e debito. Inoltre in tali Paesi non sembra che ci sia stato alcun beneficio per il consumatore: i costi dei prezzi al dettaglio sono rimasti invariati.



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