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“Non c’è tempo”: un libro per riflettere

Spesso con le mie figlie andiamo alla ricerca di nuovi libri in una biblioteca vicino casa. Credo sia il passatempo preferito di Ginevra, che trascorrerebbe ore a frugare tra scaffali zeppi di libri, mentre sua sorella fa del suo meglio per farne piccoli coriandoli (evidentemente anche lei, a modo suo, li apprezza).

Nella nostra ultima “spedizione punitiva” è sbucato fuori questo piccolo libricino dal gusto vintage, le cui illustrazioni ricordano un po’ quelle dei vecchi abecedari. Dopo averlo letto a metà in biblioteca, per salvaguardarlo dalla furia distruttiva di Carolina abbiamo deciso di prenderlo in prestito per un po’ e dal momento in cui ha varcato la soglia di casa credo di averlo letto almeno dieci volte, di fila intendo.

La storia è molto semplice e sfrutta l’effetto ipnotico del tormentone “non c’è tempo”: lo sguardo resta sempre fisso sulle migliaia di formiche che sembrano correre realmente sul foglio tutte in fila indiana e la domanda continua è “perché hanno tanta fretta mamma?”. La risposa arriva alla fine del libro e sorprende anche me che lo leggo: alla prima domanda di mia figlia sarei stata tentata dal dirle che le formiche sono laboriose, accumulano provviste per l’inverno onde evitare di restare poi senza cibo (la sappiamo tutti la storia della cicala e della formica, no?!), ma non l’ho fatto, perché tendo sempre a dirle di stare attenta e che se seguirà la storia lo scoprirà da sola.

Per fortuna non le ho risposto e mi sono risparmiata un lunghissimo interrogatorio su come mai non fosse andata esattamente come avevo detto io. Eh sì, perché le formiche corrono per fare provviste sapendo che presto arriveranno le due povere galline affamate: Giselda e Marinella, e non vogliono rischiare di perdersi nemmeno un chicco per strada. In casa è ancora aperto il dibattito, mio marito sostiene che il messaggio della storia sia che non conta tanto il lavoro che fai ma l’intenzione che ci metti, io che sono più pragmatica sostengo che fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio e Ginevra continua a sostenere che le formiche sono delle monelle perché per riempirsi la pancia hanno lasciato le galline a becco asciutto.

E voi che ne pensate?

Libro: Non c’è tempo di Anne Crausaz

Casa editrice: L’ippocampo

Prezzo di copertina: Euro 9,90

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