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Chi era Ananta Bijoy Das, il blogger bengalese ucciso da fondamentalisti islamici

Si chiamava Ananta Bijoy Das il blogger bengalese di 33 anni ucciso ieri a colpi di mannaia da fondamentalisti islamici mentre andava a lavoro in un bazar a Sylhet. La sua colpa è stata quella di scrivere in un blog ed esprimere opinioni considerate “blasfeme” dai fanatici religiosi. Criticava il radicalismo islamico e difendeva le sue posizioni laiche, senza volere però imporle a nessuno.

Un attivista dell’organizzazione laica Gonojagoron Mancha ha raccontato che quattro persone hanno bloccato il blogger colpendolo alla testa e al collo. Secondo Debasish Debu, un suo amico, “aveva ricevuto minacce scritte da parte di estremisti islamici. Era nella lista degli obiettivi da colpire”.

Secondo il quotidiano bengalese The Daily Star, Ananta era coordinatore della pubblicazione progressista Jukti (che significa “logica”) e scriveva su temi scientifici. Lavorava al Subid Bazar come venditore, ma scriveva regolarmente sul blog Muktomona, fondato dallo scrittore Avijit Roy, anche lui ucciso a Dacca due mesi fa mentre passeggiava con la moglie in una fiera di libri. Era tornato da poco in Bangladesh dopo un periodo in esilio. L’organizzazione Al Qaeda nel Subcontinente Indiano (Aqsi) ha rivendicato la sua morte.

Un altro blogger, Washiqur Rahman, è stato ucciso sempre a colpi di mannaia lo scorso 30 marzo a Dacca. Nononstante circa il 90% della popolazione sia musulmana, il Bangladesh è ufficialmente un Paese laico.



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