La rivalutazione del franco svizzero ha frenato i consumi interni, ma ha attivato una corsa allo shopping nei Paesi limitrofi alla Confederazione. A quattro mesi dalla decisione della Banca nazionale svizzera di cancellare il rapporto minimo di cambio con l’euro, misura introdotta nell’estate del 2011 per proteggere la moneta unica, si tirano le somme della ‘tempesta di valute’. Di recente, a farlo, è stato Bloomberg, che ha sottolineato come la rivalutazione della moneta elvetica del 15% abbia affossato gli acquisti in Svizzera ma, al contempo, abbia alzato l’appeal di quelli effettuati in Austria, Germania, Francia e Italia, Paesi nei quali i prezzi sono significativamente inferiori. Le richieste per i rimborsi fiscali per gli acquisti effettuati in Germania sono cresciuti del 27%, secondo gli uffici di Loerrach, città proprio al confine tra Svizzera e Germania. E anche lo shopping online ha subìto un’impennata: gli uffici postali svizzeri, riporta l’agenzia, hanno riscontrato un aumento del 10% dei pacchi in arrivo dall’estero nella Confederazione in questa prima parte dell’anno.
Col super franco è corsa allo shopping degli svizzeri
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