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Il Corriere della Sera & Co. Perché i giornali appoggiano i pensionati

Questa tabella, pubblicata dalla pagina ‪#‎Truenumbers‬, spiega perché tutti i maggiori quotidiani italiani sostengono gli sforzi del governo per la restituzione dei soldi ai pensionati.

E spiega perché la maggior parte dei quotidiani italiani dice che dovrebbe essere loro restituito “tutto e subito” anche se questo mandasse in malora i conti pubblici, che già, come noto, si reggono con lo sputo.

Se notate, le uniche classi di età che, tra il 2001 e il 2013, aumentano l’acquisto dei giornali sono quelle che vanno dai 60 ai 64 anni, dai 64 e i 75 e quella che comprende gli ultra 75enni. Questo significa che i giornali lisciano il pelo ai propri lettori, cercando di tenerseli ben stretti, giustificandoli e chiedendo al governo il “tutto e subito” (o, nella versione più moderata, il “di più quando puoi, ma presto”).

La loro assomiglia moltissimo ad una operazione di marketing (non strategico). Del fatto che un ragazzo laureato darebbe un braccio per avere un reddito mensile superiore a tre volte la pensione minima dell’Inps non importa molto, salvo poi, il giorno dopo, protestare contro il precariato che “ruba il futuro ai giovani”. E non importa perché i ragazzi non leggono i giornali (controllare la tabella) e piuttosto, si informano su internet.

Dove, infatti, le opinioni sono molto, ma molto più differenziate.

La lettura è anziana – Persone di sei anni e oltre che leggono quotidiani almeno una volta la settimana. Le fasce d'età 60-64 anni aumentano l'acquisto dei quotidiani tra il 2001 e il 2013. (Fonte: Istat)

Posted by Truenumbers on Venerdì 15 maggio 2015

Commento tratto dalla pagina Facebook di Marco Cobianchi

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