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Fifa, chi sono gli arrestati a Zurigo per corruzione

Il vertice della Fifa si è riunito venerdì a Zurigo per discutere alcune questioni sulla federazione, tra cui la scelta del nuovo presidente e la richiesta della Federazione calcistica della Palestina (Palestine football association, Pfa) di applicare sanzioni a Israele, con l’accusa di ostacolare il calcio in Cisgiordania occidentale e nella Striscia di Gaza.

ACCUSE DAGLI USA

Ma i dirigenti della Fifa si sono ritrovati stamattina nelle stanze gli ufficiali della polizia svizzera, con ordini di arresto emessi dalla giustizia americana. Le accuse: corruzione, riciclaggio e frode. L’operazione è avvenuta nell’albergo Hotel Baur au Lac nelle Alpi. Le estradizioni, secondo la Bbc, sono già pronte. 

GLI ARRESTATI

Gli arrestati sarebbero otto, tra cui Jack Warner di Trinidad e Tobago, per lungo tempo a capo della Concacaf, la potente Federazione di calcio nordamericana e caraibica; Jeffrey Webb, delle isole Cayman, vice presidente del comitato esecutivo. E’ stato arrestato anche l’uruguaiano Eugenio Figueredo, vicepresidente del comitato e fino a poco tempo fa capo della Federazione sudamericana. Un altro funzionario della Fifa in stato di arresto è Eduardo Li del Costa Rica. Ci sono accuse anche contro Julio Rocha, Costas Takkas, Rafael Esquivel, José María Marin e Nicolás Leoz.

La stampa americana ha anticipato che ci saranno denunce contro alcuni produttori esecutivi del mondo della pubblicità sportiva negli Stati Uniti e America latina, tra cui Alejandro Burzaco, Aaron Davidson, Hugo Jinkis, Mariano Jinkis e José Marguiles. Secondo il New York Times, tra gli arrestati non c’è il presidente Joseph Blatter, alla guida della Fifa dal 1998, ma è presente nella lista degli indagati.

INIZIO DELLE INDAGINI

L’inchiesta che ipotizza i reati di evasione fiscale, riciclaggio, associazione a delinquere e truffa, è nata dopo il contestato voto del 2010 tra i dirigenti Fifa per assegnare il diritto di ospitare le Coppe del Mondo 2018 alla Russia e del 2022 al Qatar. Secondo il New York Daily News, l’indagine è iniziata alla fine del 2011 con le rivelazioni di Chuck Blazer, componente americano del comitato esecutivo Fifa. Blazer avrebbe registrato in segreto gli altri membri del comitato durante i Giochi olimpici di Londra 2012, a New York e in altre città.

IL PRINCIPE GIORDANO

Venerdì Blatter correva per una riconferma come presidente della Fifa. L’unico rivale era il principe giordano Ali bin al Hussein, che dopo gli arresti ha detto: “Le politiche mirate al vantaggio personale e lo stile controverso delle leadership Fifa oggi hanno privato di ogni potere le associazioni nazionali, colpito il nostro sport e ci sono costate la nostra dignità”.
È attesa oggi a New York una conferenza stampa sul caso con la presenza del ministro della Giustizia americano, il capo dell’Fbi e il capo dell’Irs, autorità fiscale degli Stati Uniti.



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