Oggi l’Irlanda va al voto. Un voto molto particolare e unico nel suo genere. Gli irlandesi, infatti, dovranno votare si o no al same-sex-marriage.
Sarebbe la prima volta che su una materia di questo tipo viene chiesto un referendum. Il premier cattolico irlandese ha dichiarato di aver votato per il sì. Staremo a vedere cosa accadrà, se la società civile irlandese sarà sufficientemente aperta da votare per il sì o se prevarrà una logica conservatrice.
La proposta ha fatto molto discutere. C’è chi sostiene che su certi temi, così sensibili, non dovrebbe essere chiesto il consenso popolare, per altri invece è un modo di valorizzare la democrazia. Ci sono due considerazioni che secondo me è importante fare:
1) il giudizio popolare sarà vincolante per la Politica di oggi e di domani. Se la società civile si dimostrerà più all’avanguardia dei suoi governanti, ci sarà una estensione di diritti nel caso in cui il no vincesse, semplicemente rimarrà la situazione attuale, ossia i gay potranno continuare a sottoscrivere le civil partnership.
2) Il referendum non richiede l’abrogazione di diritti, ma chiede l’estensione di questi e l’introduzione dell’istituto del matrimonio anche per le coppie omosessuali. L’esito del referendum quindi non interverrà in alcun modo sui diritti concreti degli omosessuali, non verranno ridimensionati in caso di vittoria del no. Questo è fondamentale poiché prevedere un referendum di abrogazione di diritti sarebbe aberrante.
Dunque, guardiamo positivamente a questa scelta. Di solito sono poche centinaia di persone a decidere della vita di altre, è sempre stato così e molto probabilmente sarà sempre così. In Italia, per esempio, un manipolo di qualche centinaio di uomini e donne, dal 2008, impedisce costantemente l’approvazione di norme a favore degli omosessuali. Sono quasi sicuro, ma non al 100% che se a scegliere fosse la gente comune, gli italiani e le italiane, questi diritti sarebbero riconosciuti senza problemi.
I risultati di questo Referendum saranno resi disponibili nel pomeriggio di domani, 23 maggio 2015. Intanto, di seguito qualche link per approfondire la questione sul same-sex-marriage in Europa e nel mondo.
Per saperne di più
È la società che è cambiata: gli Stati Uniti e l’omosessualità
La società che cambia (forse): gli italiani e l’omosessualità