Via libera dei ministri degli Esteri e della Difesa europei alla missione navale per bloccare il traffico di esseri umani nel Mediterraneo, Eunavfor Med.
L’INCONTRO
I rappresentanti dei Ventotto si sono riuniti oggi a Bruxelles per due sessioni del Consiglio Ue, prima separate e poi, a partire dalle 13.30, congiunte, per discutere, fra gli altri temi, dell’emergenza immigrazione, approvando un’operazione comune contro i trafficanti di esseri umani, responsabili della morte di tanti migranti nel Mediterraneo.
IL TWEET DELLA MOGHERINI
Ad annunciarlo è stato un tweet dell’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, dal suo account Twitter.”È stata appena presa la decisione di stabilire l’operazione navale Ue per bloccare il modello di business e le reti dei trafficanti nel Mediterraneo”, recita il cinguettio dell’ex titolare della Farnesina.
Decision just taken to establish the EU naval operation to disrupt the business model of smugglers and traffickers networks in Mediterranean
— Federica Mogherini (@FedericaMog) 18 Maggio 2015
IL PIANO
La missione navale, secondo quanto ha indicato il vertice Ue straordinario sull’immigrazione del 23 aprile scorso, e poi proposto la Commissione europea nella sua Agenda sulle politiche di Immigrazione e asilo, il 13 maggio, avrà lo scopo di individuare, catturare e distruggere i barconi dei trafficanti nelle acque e nei porti libici, prima che siano usati per trasportare i migranti.
IL RUOLO DELL’ITALIA
Con il summit di oggi, il Consiglio Ue ha approvato la base legale per la missione navale che, secondo fonti europee, comprende tutte le tre fasi previste nel cosiddetto Cmc (Crisis management concept, il progetto di missione), anche se “per le fasi successive alla prima – azioni in acque internazionali e raccolta di informazioni – servirà una “ulteriore valutazione”. Il quartiere generale della missione navale della Ue sarà a Roma ed il comando è stato affidato all’ammiraglio italiano Enrico Credendino.
IL NODO ONU (E FRANCIA)
Permangono però degli ostacoli, non di poco conto. La Francia – ultimo Paese dopo Gran Bretagna, Ungheria e Polonia – ha messo in discussione la questione delle quote di ripartizione dei migranti. E poi il piano è stato anche illustrato l’11 maggio scorso dalla Mogherini al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, da cui gli europei si attendono a giugno il fondamentale mandato per poter operare in acque libiche, senza il quale – ha commentato a Formiche.net il generale Mario Arpino, già capo di Stato maggiore della Difesa – ci si troverebbe di fronte a un massiccio dispiegamento di Forze, ma senza la reale possibilità d’incidere (a differenza della missione in Somalia, alla quale Eunavfor Med dice d’ispirarsi).
IL CONSIGLIO EUROPEO
“Il punto principale – ha spiegato però la Mogherini a riguardo – non è affondare le carrette del mare, ma assumere la decisione di organizzare un’operazione europea con l’obiettivo di smantellare le reti criminali dei trafficanti di uomini nel Mediterraneo”. Anche la Nato ha offerto la propria disponibilità a cooperare. Ma se l’Onu dovesse approvare la missione, l’ultimo step sarebbe comunque in Europa, il 25 e 26 giugno, quando il piano sarà sottoposto all’approvazione dei capi di Stato e di governo al Consiglio europeo.