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Podemos, ecco il programma (un po’ vendoliano) di Ada Colau per Barcellona

La vittoria di Ada Colau, neo sindaco di Barcellona, è il simbolo del cambiamento politico che vive la Spagna. Il risultato elettorale della candidata di Podemos nella seconda città più importante del Paese è emblematico. Con il 25,2% dei voti, Colau è riuscita a sconfiggere Ciudadanos (qui chi è e cosa vuole), un partito che fino a oggi era forte soprattutto nella Catalogna.

Questo il video dello spot elettorale in catalano

Nata a Barcellona nel 1974, Colau è una “donna semplice”. Alla Bbc ha detto: “Non sono particolarmente intelligente, non sono potente. Sono una persona normale e questo mi preoccupa. Sono la prova di quanto potere possano avere i cittadini normali”.

FORMAZIONE ACCADEMICA

Ha frequentato la Facoltà di Filosofia all’Università di Barcellona senza laurearsi, ma non si è fatta mancare la partecipazione al progetto Erasmus a Milano. Da anni Colau è rappresentante del movimento “okupa” a Barcellona. È diventata un volto famoso quando è stata arrestata nel 2013 durante una protesta all’interno di una banca. La sua esperienza è raccolta nel libro pubblicato in catalano e in spagnolo: Vite ipotecate.

LA POLITICA ABITATIVA

Il programma di Colau ha come priorità proprio la politica abitativa e il sostegno alle fasce più sfavorite della società. Il nuovo sindaco vuole concedere gli appartamenti vuoti e favorire la cessazione e l’affitto ai piccoli proprietari con la garanzia del comune. Nel caso di stabili di banche o fondi di investimenti, il nuovo sindaco propone sanzioni amministrative per l’espropriazione. “L’affitto sociale” è un altro obiettivo di Colau. Il comune si riserverà l’intermediazione con i proprietari o la riserva del 30% delle nuove costruzioni della città, gestendo le cooperative delle case attraverso crediti e sistemi amministrativi più facili. Gli sfrattati saranno più tutelati.

REGOLARE IL TURISMO

Colau vuole aumentare le ispezioni e i controlli nelle strutture turistiche per fare rispettare le regole. La preoccupano i problemi di ordine pubblico e l’allargamento illegale delle terrazze nella città. La nuova amministrazione cercherà anche di favorire le attività gratuite negli spazi pubblici.

CONTRO LA CORRUZIONE E GLI STIPENDI ALTI

Sul tema della trasparenza nella pubblica amministrazione, il nuovo sindaco vuole aprire l’Ufficio municipale anticorruzione che gestirà segnalazioni e denunce anonime. Imporrà una nuova normativa con la quale gli stipendi dei consiglieri avranno un tetto di 2200 euro al mese e  un massimo di due mandati. Via tutte le auto blu.

LAVORO E ASSISTENZA SOCIALE

Il piano “Barcelona en Comú” di Colau vuole decentralizzare il funzionamento del programma di lavoro “Barcelona Activa” per avvicinarlo di più alle necessità della comunità. Cercherà di creare posti di lavori e garantire i diritti di assistenza sociale, rivedrà tutti i progetti che “minacciano il bene comune”.

RISTRUTTURAZIONE DELL’ORDINE PUBBLICO

Colau ha intenzione di riorganizzare le forze dell’ordine locali, per non creare divergenze tra Guardia Urbana e Mossos d’Esquadra. Per combattere episodi di razzismo saranno installate telecamere in tutti i commissariati “per garantire il rispetto dei diritti delle persone”.
“La T-Ambiental” sarà un nuovo abbonamento mensile per il trasporto pubblico urbano: per cinquanta euro i cittadini residenti potranno viaggiare illimitatamente in autobus, metropolitana, Rodalies e Ferrocarrils de la Generalitat, oltre ad usare il servizio di bike-sharing Bicing e affittare un’auto con car-sharing.

La proposta più bizzarra? Una moneta locale per le transazioni dei residenti della nuova Barcellona.

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