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A proposito de la No Expo contestata dai milanesi

Quant’è bella la Domenica. Un tempo, quello dell’ortodossia, ci si puliva la coscienza dai pulpiti delle chiese. Oggi, che è il tempo delle eresie, la coscienza ha il sapore dei “pulpiti civili”.

Quello che è successo nei giorni scorsi a Milano non è concepibile e neppure lontanamente ammissibile. E’ vero, però, che lo scorso Primo Maggio non abbiamo conosciuto il movimento NoExpo. Abbiamo solo avuto un assaggio di maleducati, scostumati, bestiali idolatri della violenza.

Cosa impariamo oggi? Che chi, per uno dei più logici motivi, non ha preso parte agli scontri può urlare contro una ragazza che, in cuor suo, è contraria all’Expo.

Quando la società civile, quella che oggi ripulisce Milano e le coscienze, urla “cosa cazzo vuoi?”/”Pulisci e zitta”/”L’expo fa mangiare tanta gente”, è un po’ più triste sentirsi cittadini.

Perché, lo abbiamo già fatto in passato, abbiamo bisogno dei capri espiatori morali quando ci mancano quelli materiali.

PS: E’ una grande occasione per l’Italia quella di Expo ma non dimentichiamoci, in nome del volemose bene il giorno di festa, che la merda che è stata mangiata per gli appalti è stata una cosa indecorosa. C’è chi Milano la distrugge materialmente – e sono delle bestie – e chi il paese lo sporca moralmente.


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