Evadere l’Rca? Sempre più difficile. Il nuovo Targa System controlla in tempo reale il pagamento dell’assicurazione e lo stato di proprietà dell’auto
L’Rca è sempre stata una tassa difficile da accettare, un po’ perché la legge a cui fa riferimento risale a quarant’anni fa ed un po’ perché le tariffe Rca italiane sono le più care d’Europa. Nonostante da tempo siano stati introdotti strumenti per combattere la sua evasione, come la possibilità di sottoscrivere una assicurazione auto temporanea per chi la usa poco, gli italiani non la accettano e preferiscono aggirarla.
Infatti, secondo Ania, l’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici, in Italia circolano almeno 3,5 milioni di veicoli non assicurati (l’8% del totale). Per contrastare il fenomeno si stanno apportando alcune sostanziali modifiche al sistema, come l’introduzione del contrassegno elettronico annunciata i giorni scorsi o l’intensificazione dei controlli della Polizia Stradale, anche grazie ad un nuovo strumento: il Targa System.
Il Targa System
Ancora una volta, il mondo digitale, viene in aiuto alle forze dell’ordine, da oggi provviste di un nuovo sistema di rilevamento in grado di leggere a distanza i dati salienti del veicolo e del proprietario, attraverso l’incrocio delle informazioni. Rilevando la targa del veicolo ed inserendo il codice all’interno di un software presente in un pc portatile o in un’app del tablet, i vigili sono in grado di controllare in tempo reale che il veicolo sia assicurato, che non sia stato rubato e che non sia sottoposto a sequestro amministrativo.
Il dispositivo è composto da una telecamera che riprende i veicoli in transito e controlla in simultanea i dati presenti nelle banche dati del Ministero dei Trasporti. È bene ricordare che il sistema comunica in tempo reale con la Polstrada, attraverso l’invio costante di segnalazioni al Comando. Se il sistema rileva delle irregolarità, il veicolo viene fermato ed i vigili procedono con il controllo dei documenti. Nel caso in cui non si riuscissero a controllare fisicamente i documenti, comunque, la registrazione rimane in memoria e la sanzione viene spedita direttamente a casa.
La legge sull’Rca e le sanzioni
Proprio in questi giorni sono state pubblicate online alcune giustificazioni bizzarre e grottesche degli evasori colti in flagrante. Fra le più divertenti: “Non ho pagato l’assicurazione perché sto portando all’ospedale mia moglie che è incinta al settimo mese”. Ma la legge non fa sconti. La normativa che obbliga al pagamento dell’Rca è la l. n. 990 del 24 dicembre 1969 e le conseguenze per chi viaggia senza Rca non sono di poco conto:
– Il pagamento di una sanzione amministrativa che va da 848 euro a 3.393 euro
– La confisca del veicolo
– Il pagamento di tutti i danni i caso di sinistro
Le altre novità
I giorni scorsi l’IVASS ha annunciato alcune importanti novità per l’Rca in programma dal primo luglio:
– L’attestato di rischio diventa digitale. Le compagnie assicurative riceveranno in modo autonomo gli attestati di rischio attraverso la consultazione della banca dati ANIA. Lo strumento, oltre che essere più comodo ed al passo dei tempi, è stato introdotto dall’IVASS per sgominare le frodi legate all’attestato di rischio. Sempre più italiani, infatti, falsificavano il documento cartaceo per “salire di classe”. Sempre in questa direzione, il contrassegno digitale comprenderà anche nome e cognome del proprietario del veicolo e le sue generalità.
– Il contrassegno non sarà più cartaceo ma diventerà, anch’esso, elettronico e dal 18 ottobre non verrà più esposto sul parabrezza delle auto.