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Regionali 2015: intervista alla civatiana Milene Mucci

Sono passati giorni dall’uscita di Pippo Civati dal Partito Democratico e gli effetti si fanno sentire, seppur in modo non dirompente, sui territori. Molte iscritte e molti iscritti hanno deciso di non rinnovare la tessera. I gruppi vicini a Civati hanno lasciato le Segreterie di molti Circoli e anche al Parlamento Europeo qualcuno ha deciso di prendere l’esempio, come Elly Schlein. La scelta di Civati, però, non ha solo messo in difficoltà il PD di Matteo Renzi, che prima sosteneva di non aver bisogno di una sinistra perdente e che ora invece, soprattutto in Liguria, accusa proprio quella sinistra di voler far perdere il PD e far vincere la destra. Ma anche molte candidate e candidati che prima facevano riferimento a quell’area interna al PD e che ora si trovano a correre senza più un punto fermo.

Ho intervistato Milene Mucci, Referente Fondazione”Antonino Caponnetto”, membro della Direzione Regionale PD Toscana e del coordinamento “Massa Carrara Possibile”. Al momento candidata PD per il Consiglio Regionale della Toscana, che proprio nei mesi scorsi aveva fatto una battaglia per l’ammissione, come espressione della minoranza civatiana.

La tua candidature è espressione, si può dire, della minoranza vicina a Pippo Civati,del PD. Ora che Civati ha lasciato il Partito, la tua candidatura che riferimento può avere?

La mia candidatura ha lo stesso riferimento di prima. Non certo personale, anche se è ovvio il legame amicale. Il riferimento è alle idee ed i contenuti che hanno fatto sentire me vicina al mondo di Civati ancora prima dell’ultimo Congresso, ma anche il gruppo che poi nel tempo si è formato in zona e che copre con persone straordinarie di riferimento l’intera provincia.
Riferimento di una visione del “modo ” di essere in politica e dei contenuti che si vogliono portare che non cambiano  nel gioco del “dentro o fuori” con cui si etichetta facilmente…

Contenuti critici, certamente, nei confronti di molte delle tematiche che sono state affrontate a livello nazionale negli ultimi tempi. Io col mio gruppo faccio una campagna per le Regionali toscane all’interno del PD, decidendo fortemente di continuare a farla dall’interno come è iniziata.

Poi arrivare a questo punto non è stato facile…

Le elezioni amministrative hanno una valenza locale molto importante. Nella mia provincia è sintomatica già come è iniziata la vicenda stessa della mia candidatura. L’esclusione iniziale dalla lista dei candidati previsti dal Partito provinciale e il reintegro successivo effettuato dal Regionale hanno dimostrato chiaramente  quale sia il livello di partecipazione che intende un certo potere radicato da tempo in zona a livello politico. Già “esserci” è stata una prima importantissima vittoria. Esserci come gruppo di persone che fanno vita politica e si impegnano per portare dei contenuti. Ora continuiamo, continuiamo per mostrare che una Sinistra nel PD Massa Carrara esiste, che esiste gente che non vuole rinunciare ad esserci con la propria Storia e il proprio pensiero. Pensiero che è solo ricchezza .

C’è nel PD ancora una minoranza che guarda alla “sinistra” tu puoi essere quel riferimento che oggi manca? Almeno per la Toscana.

Nel PD deve esserci una minoranza che guarda a Sinistra, senza avere paura di nominare questa parola. Mai come ora deve esserci. Deve anche se il contesto ora con molte delle decisioni prese non è facile, lo ammetto. Siamo nati come Partito Democratico proprio nella diversità di posizioni che dovevano, poi, nella discussione trovare una sintesi comune.Il nostro attuale Segretario nazionale stesso,nasce dalla possibilita’  data a quella che era una volta “minoranza”nel Partito di esprimersi e poter giocarsi questa presenza.
Non capisco quindi,sinceramente,l’accanimento e le modalità attuate ora nei confronti di chi dissente portando visioni diverse da quanto viene proposto. Sinistra poi è una visione di mondo. Niente di solo ottocentesco che guardi al passato, anche se il passato è importante, ma una visione di quello che dovrebbe essere la società oggi. Una società aperta, inclusiva, qualcosa che riesca a colmare il gap fra quella descritta a livello di legislazione nazionale e quello che invece siamo nel quotidiano. In Toscana questo deve riconfigurarsi con un indirizzo preciso e le elezioni regionali debbono servire  a questo.

Tra le cose che ti caratterizzano politicamente, quale è quella che secondo te ha la precedenza sulle altre? 

Io credo che oggi si debba ripartire dai “fondamentali”. Credo,infatti, che chiunque si proponga per essere eletto debba dire con chiarezza quale sia la sua “visione di mondo” al di là di promesse che chiunque  può  fare. Dire cosa si pensa, non solo promettere quella strada più lunga o quel finanziamento ,anche se ovviamente sono cose pratiche importanti.
Dire cosa si pensa  di temi fondamentali oggi. Di come si vogliono affrontare cose come la gestione del Lavoro,di tematiche come i Diritti Civili,ma anche della stessa tutela della Costituzione o delle garanzie parlamentari  guarda un po’. Bisogna che si faccia capire COME si prenderanno le decisioni importanti “dopo”. Solo così credo sia possibile tutelare tutti senza finire in larghe intese che a me davvero non piacciono e non hanno nessuna modalità di contatto con la MIA visione del mondo, per esempio.

Che cosa senti di dire agli indecisi per votarti? 

Io ho basato la mia campagna su poche parole simbolo di cui le più importanti ritengo siano Laicità, Legalità e Sinistra.  Laicità perché solo un approccio laico può garantire di essere , davvero garanzia per tutti,per le fasce meno difese,per quelli che non hanno voce mediaticamente ed economicamente. La Legalità poi, perché “legalità” non è retorica come molti liquidano sbrigativamente il tema. Legalità è strumento di crescita, possibilità anche di Lavoro per tutti fuori dal gioco di soliti noti che decidono fra loro in stanze chiuse. Impegnarsi ad avere, usare e verificare che tutti gli strumenti previsti dal legislazione nazionale e regionale (ma anche pensarne altri ancora) saranno usati per controllare appalti,decisioni da prendere o progetti da avviare è crescita e anche sicurezza dei cittadini. Crescita economica e culturale.

Che cosa significa per te essere di Sinistra oggi e nel PD?

Essere di Sinistra significa impegno solidale,difesa dei più deboli,di chi come dicevo prima ha più difficoltà a far sentire la propria voce. Difesa di una uguaglianza di opportunità per tutti. Creazione di “opportunità “per tutti.

Cosa diresti agli indecisi per convincerli votarti?

Direi e dico che per la prima volta nella provincia di Massa Carrara c’èla possibilità di dare un segnale forte di presenza alternativa rispetto ad un potere politico  e personale di pochi,che da anni gestisce decisioni economiche e di indirizzo nella nostra provincia.
Che c’è la possibilità finalmente, che a mio parere non si ripresenterà facilmente in futuro, di dare una spallata a “questo” potere. La possibilità, dando voce alla mia candidatura, di  riportare davvero  la Partecipazione su quello che dovrà essere lo sviluppo della nostra provincia. Dandola dall’interno di quello che è il Partito in maggioranza, che è  la cosa praticamente più utile proprio a voler essere cinici.
Massa   Carrara è un territorio bellissimo ma per molti aspetti dimenticato. Io dico anche “volutamente” a volte dimenticato, stanti interessi economici importantissimi come per esempio  il  marmo  in zona che per anni è stato meglio,forse,non toccare.
Una provincia di cui “fuori ” molti ancora non sanno neanche che si componga di città diverse fra loro e luoghi stupendi. Va creato un approccio culturale nuovo di divulgazione. È una terra che potrebbe vivere e crescere offrendo Lavoro per tutti anche solo valorizzando il proprio Ambiente naturale e turistico .
Davvero c’è molto da fare, molto da riparare, penso alle vicende sul dissesto idrogeologico, non certo causato solo dalla Natura. Non credo che si risolva solo con finanziamenti postumi, anche se utilissimi.
Quello che ci vuole è un approccio corretto, nella Legalità di tutto quello che si andrà a fare in Consiglio Regionale per tutelare e far crescere chiunque si voglia impegnare col proprio lavoro in questo territorio.

Quale futuro ti aspetti per la Toscana? Cosa pensi che potrai fare concretamente?

La Toscana è già avanti su molti temi ma molto si può fare ancora. Si può valorizzare ancora di piu l’Ambiente e il nostro patrimonio artistico e farne occasione di lavoro e crescita.
Si può e si deve sostenere il lavoro  con una rete rinforzata  di servizi alla famiglia, di formazione per chi il lavoro l’ha perso o lo sta cercando ancora a qualunque età. Si deve cercare di essere trasparenti negli appalti delle infrastrutture perché lavori chi è onesto e chi tutela i suoi operai. Si devono cercare di potenziare tutti quei servizi al cittadino nell’ambito delle riorganizzazioni delle Asl, a fronte della creazione di grandi ospedali a forte turn over, con tutte quelle strutture che possano localmente aiutare e sostenere nella prevenzione e nella gestione la  salute tutti.
Un sistema,inoltre, di  informativa da ricreare anche sulle nuove generazioni che spesso neanche sanno che esistano,di Consultori ,centri antiviolenza ,sostegno culturale e gestionale delle difficoltà che la famiglia non sa oggi ,troppo spesso, sostenere. Insomma lavorare per le fasce meno difese per la tutela della Dignità di tutti, anche nelle scelte personali dei diritti civili su ogni Comune.
Ma, soprattutto, rappresentare i cittadini con l’impegno ad esserci e riferire  nel percorso “Insieme”, sempre.  Durante tutto il mandato. Troppo spesso neanche si riportano  decisioni prese dopo essere stati eletti. Ascoltare ,invece, con “appuntamenti fissi” i cittadini durante il mandato, riportando  in Consiglio Regionale cercando di mettere in pratica. Vorrei poi aggiungere una cosa…

Certo…

A me dispiace sinceramente che non sia stato possibile un diretto confronto fra candidati. Dispiace perché ci sono territori della mia provincia dove dovranno essere affrontati o rivisti temi importantissimi. Dal Pit con ,da parte mia ,la volontà di preservare dalla riapertura cave oltre i famosi 1200 m,o tutta la risistemazione dell’area del Water Front fra Marina di Carrara e Marina di Massa che r ritengo un  progetto da rivedere laddove prevede ulteriore cementificazione in una area che va,invece ,preservata e valorizzata dal punto ambientale e turistico ,senza parlare della sua messa in sicurezza come abbiamo purtroppo visto nell’  alluvione di novembre scorso. O la questione dei trasporti in Lunigiana che saranno a breve affidati ad una gara europea e la messa in salvaguardia quindi della possibilità di spostarvisi comunque anche per le fasce più deboli o per migliorarne viabilità  incrementandone turismo ed impresa. Senza contare la città di Massa con le problematiche della nascita del nuovo Ospedale Apuano e della dismissione della vecchia struttura. Insomma io le mie posizioni chiaramente le ho espresse,sia sui temi fondamentali della mia “visione del mondo” che nelle tematiche più sentite a livello di cittadini. Mi pare il minimo. Questo è voler “rappresentare” qualcuno prendendosi un impegno secondo me. Questo è di Sinistra.

 



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