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I computer di Berlino sono nel mirino di Mosca?

Il 15 Maggio scorso, il portavoce del Bundestag, Ernst Habeker ha detto che “c’è stato un attacco ai sistemi informatici” del parlamento tedesco e che per questo era stata avviata un’analisi dell’incidente da parte di esperti informatici del governo di Berlino.
Oggi, dopo quasi un mese, l’incidente risulta ancora aperto ed i media tedeschi sostengono che probabilmente il parlamento federale dovrà sostituire i 20 mila computer per risolvere il problema, con una spesa di diversi milioni di euro.

I FURTI

Per Deutsche Welle, il portavoce della Camera bassa del parlamento ha confermato che gli hacker sono riusciti a rubare molti dati durante l’attacco delle settimane precedenti. Non sono stati rilasciati dettagli, ma “le agenzie interessate sono state informate” e sarebbero state “prese contromisure”.

PARLAMENTO SOTTO ATTACCO

Giorni prima, il settimanale Der Spiegel aveva riferito che gli esperti informatici governativi avevano notato anche precedenti tentativi di hackerare i server del parlamento e che c’erano segni di una agenzia di spionaggio straniera dietro l’attacco hacker (anche se non citava le fonti). Stando a quando riportato dalla rivista, quando l’attacco è stato scoperto a maggio, i computer infetti erano solo 2 ed il malware cercava di connettersi a un server in Europa orientale. Adesso l’infezione non solo non è stata risolta, ma si è diffusa a molti altri computer all’interno del parlamento.

ANCHE LA MERKEL

Questa è la seconda volta, nell’anno in corso, che il Bundestag è vittima di un attacco importante. A gennaio il parlamento federale e la cancelleria (tra cui anche la pagina di Angela Merkel) sono infatti stati presi di mira da un gruppo di hacker pro Russia (il gruppo chiedeva lo stop del supporto di Berlino al governo ucraino) che ha causato la paralisi dei sistemi di governo per diverse ore.

L’IMPATTO INFORMATICO

Steffi Lemke, una esponente d’opposizione dei Verdi, ha spiegato che “l’impatto dell’attacco informatico al Bundestag è peggiore di quanto si pensasse” e “rivela che il ministero dell’Interno ha completamente fallito nel definire un cyberdifesa funzionante”.

LE RIPERCUSSIONI ECONOMICHE

L’attacco potrebbe avere gravi ripercussioni economiche, secondo gli esperti che stanno lavorando per ripristinare le operazioni. I sistemi sono ancora infetti ed il malware utilizzato sta ancora cercando di inviare dati. La situazione potrebbe costringere i funzionari a sostituire l’intero sistema informatico. Nel frattempo i media tedeschi hanno riferito che le perdite economiche del governo potrebbero raggiungere milioni di euro a causa dell’incidente. Non si tratta di pochi server, ma di più di 20mila computer.

I COSTI

Anche il quotidiano Sueddeutsche Zeitung ha confermato che l’intera operazione potrebbe richiedere molto tempo. Gli esperti ipotizzano diversi mesi e con costi molto alti per le casse di Berlino.

CAMPAGNA DI SPIONAGGIO?

Ancora presto per avere certezze, ma sempre secondo Der Spiegel, gli esperti di sicurezza coinvolti nelle indagini sull’attacco contro il Bundestag sospettano che sia parte di una campagna di spionaggio su larga scala condotta da hacker russi sponsorizzati da Mosca. Alcuni parlamentari vicini al Der Spiegel considerano però assolutamente “plausibile” l’ipotesi.

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