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Chi è Chuck Blazer, il re (pentito) delle tangenti Fifa che adorava pappagalli e vestiti di carnevale

Lo scandalo di corruzione della Fifa è cominciato con le inchieste di Loretta Lynch, procuratore generale degli Stati Uniti, e le informazioni svelate dall’ex top manager della Fifa, Chuck Blazer. Secondo le ultime rivelazioni rese pubbliche dalla giustizia americana, Blazer ha riconosciuto di aver accettato delle tangenti, come altri membri del comitato esecutivo, nel processo di assegnazione dei Mondiali di Sudafrica 2010 e Francia 1998.

TUTTI I MONDIALI “MACCHIATI”

“Nel 1992 mi sono messo d’accordo con altre persone per accettare una ricatto sul Paese che avrebbe ospitato i Mondiali del 1998”, si legge negli atti dell’interrogatorio a Blazer. “Dal 2004 al 2011 – ha confessato – io e altri membri della Fifa abbiamo accettato soldi per scegliere il Sudafrica come sede dei Mondiali 2010”. Blazer ha anche detto di avere ricevuto soldi per la trasmissione delle partite della Concacaf in Tv nel 1996, 1998, 2000, 2002 e 2003.

LA DOLCE VITA DI BLAZER

Barba fitta, Blazer ha 70 anni ed è stato membro del comitato esecutivo della Fifa dal 1996 al 2013. Ha cominciato la sua carriera nel mondo dello sport come coach tecnico della squadra di calcio di suo figlio negli anni ‘80.

Il calcio era popolare negli Stati Uniti, ma la sua carriera si è sviluppata grazie all’amicizia con l’ex presidente della Confederazione del Nordamerica, America Centrale e i Caraibi (Concacaf), Jack Warner. I due si sono conosciuti durante il Mondiale in Messico nel 1986.

È stato vicepresidente della Fifa negli Stati Uniti fino al 1990 e ha chiuso il primo contratto televisivo della Major League Soccer. In 20 anni, ha gestito i diritti per le trasmissioni tv e il merchandising della Concacaf.

UOMO FORTE DELLA FIFA

Come ricorda il New York Times, in un solo conto corrente di Blazer sono stati scoperti circa 22 milioni di dollari. L’ex manager aveva anche un appartamento di lusso nell’Atlantis Resort alle Bahamas. Prima di finire in carcere, passava la maggior parte del tempo nel suo appartamento al 49° piano dell’esclusiva Torre Trump nella Five Avenue a New York. Pagava 18mila dollari di affitto al mese. Tra i rimborsi spese come dirigente della Fifa aveva diritto a 6mila dollari al mese per l’affitto di un appartamento accanto al suo, dove c’erano pappagalli e una collezione di vestiti di carnevale.

UNA CARRIERA DI TANGENTI 

Blazer è stato a lungo segretario generale della Confederation of North, Central America and Caribbean Association Football (Concacaf) dal 1990 al 2011. Secondo un’inchiesta del quotidiano inglese The Independent , Blazer avrebbe avuto il 10% di commissione di ogni contratto della Coppa di Nazioni Concacaf, diverse consulenze e licenze di franchising. Con queste entrate ha avuto circa 20 milioni di dollari.

DA INDAGATO A COLLABORATORE 

Le dichiarazioni di Blazer risalgono al 2013, quando è stato accusato di corruzione e associazione a delinquere. Negli interrogatori Blazer non ha fatto nessun riferimento all’ex presidente della Fifa, Joseph Blatter.

Un anno fa il Times ha scritto che, vista la paura di finire condannato per corruzione, Blazer ha deciso di collaborare con i giudici. Ha consegnato documenti e ha partecipato ad alcuni affari per filtrare informazione alle autorità. Durante i preparativi per le Olimpiadi a Londra 2010 Blazer ha nascosto un microfono in un portachiavi per spiare alcuni dirigenti del calcio.

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