qualunque sia l’esito del referendum, la grecia ha segnato la fine della unione europea, di questa unione europea. con la decisione di sottoporre al voto popolare il programma della ue, tsipras ha svelato e rivelato al mondo che il re è nudo: anche il progetto dell’unione europea deve trovare la sua legittimazione nella volontà popolare ed è solo la volontà popolare che può decidere le condizioni per l’appartenenza all’unione europa. così rovina tutto l’impianto ideologico su cui si fonda ed alimenta la mitologia dell’unione europea. i trattati comunitari non sono dei meri accordi tra stati. Comportando una progressiva e crescente devoluzione di sovranità, devono essere confermati da chi, nelle costituzioni moderne, detiene la sovranità: il popolo. la democrazia, il potere del popolo, è nata in grecia e dalla grecia viene, oggi, la più grande lezione di democrazia degli ultimi anni. ed è altamente significativo che dopo la grecia sarà la gran bretagna, patria della magna charta, a chiamare i cittadini a decidere il futuro della appartenenza nell’ue. qualunque sia l’esito del referendum, l’era dell’unione europa, quale superstato partorito in think tank e consorterie varie prive di legittimazione popolare, è definitivamente sepolta. in grecia è nata l’europa e speriamo che dalla grecia si parta per rifondare il progetto di una europa che non sia solo leggi e bilanci ma casa e destino comune.