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Ecco l’ultimatum di Tsipras

I negoziati non avrebbero fatto alcun progresso sostanziale durante l’ultima fine settimana, mentre domenica una breve teleconferenza Hollande-Merkel-Tsipras ha prodotto un altro confronto “costruttivo” (cioè senza risultati concreti). Oggi è previsto un vertice Tsipras-Merkel-Juncker-Hollande a Berlino e Kathimerini afferma che potrebbe essere presentata una bozza come base per un accordo politico. Tuttavia, non è chiaro se un compromesso al ribasso sarebbe poi accettabile per il FMI.

LA LETTERA DI TSIPRAS

Il governo greco ha continuato l’offensiva mediatica internazionale con una lettera del primo ministro Tsipras al quotidiano francese Le Monde: nel messaggio, Tsipras attribuisce lo stallo “all’insistenza di alcuni attori istituzionali a sottoporre proposte assurde e a mostrare totale indifferenza rispetto alle scelte democratiche del popolo greco”. Tsipras afferma che sarebbero in gioco due strategie sull’avvenire dell’integrazione europea: la prima “vede l’approfondimento dell’integrazione europea in un contesto di legalità e solidarietà fra popoli”, che condurrebbe (non si sa come) a consentire al governo greco di perseguire la propria agenda politica e di ricevere aiuti finanziari dagli altri Paesi; la seconda, “conduce alla rottura e alla divisione dell’eurozona e, di fatto, dell’Unione Europea” e vede un nucleo centrale imporre “le dure regole dell’austerità e dell’aggiustamento”, oltre a un “super-ministro delle finanze [..] con il diritto di respingere i budget nazionali stessi […] che non fossero conformi alle dottrine neo-liberiste estreme”.

LA PROSPETTIVA

Nessuna novità sui contenuti: la lettera ribadisce il rifiuto di considerare nuovi tagli alle pensioni e la volontà di cancellare alcune delle riforme della legislazione in materia di lavoro, affermando che non corrispondono alla legislazione europea. Il messaggio sostanziale della lettera si riduce a minacciare l’uscita dall’unione monetaria se la proposta greca sulle politiche economiche non viene accettata, e non è chiaro come ciò dovrebbe aiutare la Grecia nei negoziati in corso.

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